domenica 7 ottobre 2018

Storie di vita: Marta e l'allattamento al seno.

Oggi si conclude la settimana dell'allattamento al seno. Che cosa meravigliosa allattare i propri figli! Stupendo donare loro amore e nutrimento! Che momenti magici!
A volte.
Perché non è sempre tutta 'sta magia.
A volte ti ritrovi una Marta per figlia che le tue tette proprio le odia.
Piange disperata dalla nascita ogni volta che cerchi di attaccarla al seno. Le ostetriche che ti aiutano amorevolmente e allo stesso tempo seguono i protocolli ospedalieri dove se il bimbo piange ha bisogno dell'aggiunta, se ha l'ittero ha bisogno dell'aggiunta, se è troppo piccolo o troppo grande ha bisogno dell'aggiunta, se dorme troppo o troppo poco ha bisogno dell'aggiunta, se scorreggia... Beh sì, avete capito.
E poi torni a casa piena di aspettative, mentre la Marta di turno piange e piange e tu non sai cosa fare. Provi a darle solo il tuo latte, come consigliato alla dimissione, ma lei dorme e non si lascia svegliare neanche passandola sul fuoco, altro che "solleticale i piedini".

Si continua così, tra una testata al muro e sessioni di allattamento da sfinimento fino al controllo pediatrico: "signora, sua figlia ha perso peso anziché metterlo. Ci vuole l'aggiunta".
E riparte il calvario. Un po' di tetta e un po' di latte artificiale, "ma no, non le dare il biberon, altrimenti si abitua e rifiuterà il seno PERSEMPREEE". E tu che provi di tutto: la tazzina, la siringa, la consulente, il tiralatte e il biberon, quando sei stremata da un pianto costante e continuo. Il DAS no, mi rifiuto, con quello ci giocavo da piccola.
 Preoccupata, calcoli al grammo il peso del neonato e ogni poppata di latte artificiale. Sai in cuor tuo che stai fallendo. Ti senti una fallita. E per fortuna non hai nessuno  intorno, niente parenti che sentenziano che è evidente che non hai latte. C'è solo un compagno che ti guarda con un'espressione mista di pietà e paura quando cerchi di nutrire sua figlia come fosse un gattino.

Passano le settimane, la fatica e i dubbi non ti abbandonano. Fino a che dici basta. O latte artificiale o latte materno. Così non si può continuare. Tanto la Marta di turno piange tutti i giorni  sempre e comunque e non dorme più. Toh, un'altra figlia insonne.

Succede il miracolo. La bimba cresce anche senza aggiunta. Piange comunque, ma cresce lo stesso. E ancora, tuttora, a quattro mesi e mezzo cresce,  piange e si attacca e si stacca da quella tetta neanche fosse il Male.
I dubbi permangono. Non dormirà perché non si sazia abbastanza? Non starà attaccata ore perché il latte ci mette tanto a uscire? Piangerà perché non le piace il mio latte? Mah.

Bellissimo l'allattamento al seno, ma io non vedo l'ora di cucinare per Marta. E magari ritornare ad avere un po' di tempo per me. E per il mio blog abbandonato a se stesso.
E a voi, com'è andata? Se ne avete voglia, raccontatemi cosa avete scelto di fare con l'allattamento, sempre che il caso non abbia deciso per voi.

12 commenti:

  1. La tua newsletter mi ha fatto sorridere anche se immagino sia vagamente stressante avere una bimba che è un po' titubante alla vista della tetta ma l'importante è che cresca bene quindi... Io sono uscita dal Gozzadini con tutte le indicazioni per il latte artificiale ma come sono arrivata a casa(e strafogandomi ogni giorno di 1 litro di una pessima tisana galattogena)è arrivata la montata e ho allattato Andrea fino ai 14 mesi! Auguri di cuore a te ed ai tuoi bambini!!!

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    1. Grazie cara! Anch'io ho bevuto litri di una orribile tisana. Ne ho ancora perché ne avevo acquistata una quantità industriale! Bleah!!!

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  2. Mi hai fatto tornare a tre anni fa! Io ho allattato il mio piccolo per 22 mesi e avrei continuato ancora è stato lui a non volere piu il mio latte. All inizio è stata dura perché voleva mangiare ogni ora e mezza poi crescendo verso i sei mesi si è regolarizzato. Comunque vuoi mettere la comodità di poter andare ovunque senza portarsi dietro biberon scaldabiberon etc.

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    1. È proprio vero. Uno dei motivi per cui sono felice di allattare al seno è non dover girare con il piccolo chimico dietro! Un abbraccio!

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