domenica 27 febbraio 2011

Cheesecake al pistacchio

Io di questa pioggia, neve, freddo proprio non ne posso più! Credo che questo sia davvero l'inverno più lungo che io abbia mai passato qui a Bologna. Forse le temperature non sono proprio artiche ma fin troppo spesso sotto lo zero...
io ho addirittura voglia di estate! ed  è così che nasce questa cheesecake, proprio come esigenza di illusione, attraverso un dolce che a me ricorda quando fuori è così caldo che si manda il forno in vacanza per un po'...

per la base:
250 gr di biscotti secchi
100 gr di burro
qualche cucchiaio di acqua
per la farcia:
500 gr di yogurt bianco
250 gr di ricotta
4 cucchiai di zucchero al velo
3 fogli di gelatina
2 cucchiai colmi di pasta al pistacchio
per la copertura:
50 gr di cioccolato bianco tritato
alcuni pistacchi sbriciolati

Si frullano i biscotti con il mixer, si aggiunge il burro ammorbidito e l'acqua.
Si compatta la base dentro una teglia circolare con cerniera (io ne ho usata una di 20 cm) e la si tiene in frigo per un'oretta.
Nel frattempo si mescola bene la ricotta con lo zucchero, si aggiunge lo yogurt e infine la gelatina ammollata per dieci minuti, scaldata e sciolta in un paio di cucchiai di yogurt.
Si versa il composto sulla base e dopo un paio d'ore di riposo in frigo si guarnisce la torta con riccioli di cioccolato bianco e qualche pezzetto di pistacchio.
Un dolcetto fresco aspettando che arrivi il caldo...


con questa cheesecake partecipo al contest di Tatina

venerdì 4 febbraio 2011

'Mpanata di maiali di Camilleri...perchè il maiale ci piace solo ben cotto...

Normalmente non parlo a nome di altri, ma  le più di duecento adesioni all'iniziativa di Madama Bavareisa e Kemikonti penso siano abbastanza rappresentative del malcontento generale che è anche di noi foodbloggers... 

Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, l'iniziativa "liberiamoci del maiale" vuole essere una modo per dimostrare il nostro disgusto contro la condizione della donna nel nostro paese; no, forse non saremo schiave, ma davvero poco ci manca. E' chiaro che questa è solo la punta dell'iceberg: il nostro povero paese ormai è sempre più imbarbarito e imbruttito e non saranno certo culi, tette, mazzette e corruzione che ridaranno lustro all'Italia.

Io non ho un granché da aggiungere, ormai l'argomento è esaurito (e non certo da poco tempo...).
Vi lascio con una ricetta di Andrea Camilleri  che ho ritrovato e rifatto nel suo Le Ali della Sfinge -Sellerio Editore, 2006-.
In questo romanzo un Montalbano particolarmente stanco e disilluso si ritrova in un caso che mette in luce tutta una serie di problematiche dei nostri giorni: immigrazione e sfruttamento delle donne, malaffari resi ancora più meschini perché perpetrati da persone "per bene".
Prima di darvi la ricetta però mi piacerebbe che guardaste il suo intervento per il "No Cav day" di due anni e mezzo fa. Mi addolora pensare che noi italiani, ancora, continuiamo a tenerci il maiale al governo, mentre il mondo ride di noi.




Adesso la ricetta. Cosa ben più leggera e sono certa assai più gradita. Io ho adottato solo una "piccola" modifica avendo preferito il broccolo al cavolfiore, ma davvero ve la consiglio questa 'mpanata di maiali.

"Fate lessare un cavolfiore in acqua salata, tiratelo fora al dente e tagliatelo a tocchi. Fatelo 'nsaporiri dintra a un tegame indove aviti soffritto 'na cipuddruzza tagliata a fettine. A parte, friggiti un bel pezzo di sasizza frisca e appena che addiventa dorata, tagliatela a dischetti massimo di un centilimetro, livannogli la pellicina.


 Mittiti 'nzemmula cavolfiore e sasizza nell'oglio di frittura, aggiungendo qualichi patata tagliata a dischi trasparenti, aulive nìvure spezzettate, sali e spezie. Ammiscate bene questa composta.
Con tanticchia di pasta di pani lievitata fate 'na sfoglia a fisco e assistematela in una tortiera a bordo alto, inchitela con la composta, ricoprite con un altro disco di pasta di pani incollando bene i bordi.


Ungere le parti superiori con sugna e mettiti la tortiera nel furno caldissimo. Tirate fora appena si dora (ma ci vorrà 'na mezzorata)".

E che questa delizia sia di buon auspicio...


giovedì 3 febbraio 2011

zenzero candido e uno dei suoi possibili usi (i cioccolatini!)


Vi posto velocissimamente la ricetta dello zenzero candido, una delizia per tutti coloro che amano questa radice dal sapore forte e piccante. Dopo aver cercato in giro per la rete, la ricetta che più mi ha convinta è quella di Sandra (daltronde il suo blog si chiama un tocco di zenzero mica per niente...) che vi copio per comodità:

Zenzero fresco grammi 500 ( già pulito)
Zucchero 500 grammi
Acqua 2,5 Dl
Armatevi di pazienza e pulite le radici di zenzero con un pelapatate, facendo attenzione ad eliminare ogni residuo di buccia…Tagliatelo a fettine sottili , e mettetelo in una pentola ( di rame se potete) con 1 dl di acqua.Fatelo cuocere a fiamma bassa per circa 35/40 minuti..Scolatelo e fatelo raffreddare.A questo punto mettete le fettine nella stessa pentola aggiungendo lo zucchero e la restante acqua, girate bene per sciogliere lo zucchero, e fate cuocere il composto fino a che le fette di zenzero risultino quasi trasparenti ( circa 45/50 minuti sempre a fiamma bassa).
Lasciate raffreddare completamente, cospargete della carta da forno di zucchero e passateci lo zenzero ricoprendolo bene.
Mettete lo zenzero candito nei barattoli, nei sacchettini ermetici o in scatoline di latta monouso…

Davvero meraviglioso questo zenzero candito. Io l'ho messo in una scatolina di latta e me lo porto in giro al posto delle caramelle: i benefici dello zenzero sono ormai piuttosto comuni e quindi non ve li sto ad elencare, ma è soprattutto lo sconvolgimento sensoriale che lo zenzero candito mi provoca a interessarmi, quel sapore inizialmente dolce e fanciullesco dello zucchero che dopo poco viene surclassato da una sferzata di piccante energia...da provare!  
Se invece non amate i sapori troppo forti, provate a mettere lo zenzero dentro i cioccolatini...
Vi basta del cioccolato fondente fuso e uno stampo in silicone (a proposito, grazie Danila per i tuoi doni meravigliosi!!!): versate un primo strato di cioccolato, posizionate al centro un pezzetto di zenzero candito e ricoprite con dell'altro cioccolato. Aspettate che il tutto sia freddo e...assaggiate!

Infine vorrei ringraziare Gaia per questo splendido regalo e allo stesso tempo vorrei scusarmi con lei per la lentezza....

Ho ricevuto questo delizioso mazzetto di lavanda confezionato a mo' di pannocchia da Gaia e dalla piccola Lenticchia già da più di un mese ma io mi sono presa una luuuuuunga pausa dal mondo dei blog e tant'è...
scusa ancora Gaia! regalo graditissimo il vostro!!!




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