Dieci prodotti che vorrei trovare al Salone del Gusto 2014. Questo è uno dei compiti assegnatomi da quei geniacci di Garofalo e il loro progetto Gente del Fud per prepararmi a questo meraviglioso evento in cui sarà protagonista il buon cibo ed anche i produttori che credono nel loro durissimo mestiere. Io avrò la fortuna di farci un giro insieme ad altri fortunatissimi ragazzi dell'Aifb.
Aglio di Sulmona:
quest'aglio dal colore rosso prodotto nella valle Peligna di Sulmona mi ha sempre affascinato. Oltre a tutte le caratteristiche e i benefici dell'aglio che conosciamo benissimo (altro che bacche di Goji), presenta più olii essenziali dell'aglio bianco ed è l'unico a generare uno scapo floreale (detta zolla) destinato al consumo di pochi fortunati o ad essere conservato sottaceto. Trovassi anche un barattolino di zolla di aglio di Sulmona, sarei proprio felice!
quest'aglio dal colore rosso prodotto nella valle Peligna di Sulmona mi ha sempre affascinato. Oltre a tutte le caratteristiche e i benefici dell'aglio che conosciamo benissimo (altro che bacche di Goji), presenta più olii essenziali dell'aglio bianco ed è l'unico a generare uno scapo floreale (detta zolla) destinato al consumo di pochi fortunati o ad essere conservato sottaceto. Trovassi anche un barattolino di zolla di aglio di Sulmona, sarei proprio felice!
Miele di carota selvatica:
io ho una passione per i mieli. Non c'è una volta che non torno a casa da una manifestazione gastronomica senza un barattolo di miele. Vuoi farmi felice? regalami del miele. Del miele in questione non so dirvi molto a parte che si produce da qualche parte in Sicilia, e non l'ho mai trovato, chissà se il Salone riserva per me questa dolce sorpresa.
Noci di Sorrento:
ho scelto le noci di Sorrento perché di frutta secca italiana non se ne consuma abbastanza. Ogni volta che passo dal banco della frutta secca del supermercato mi viene l'orticaria, perché sono allergica, si, ai prodotti che arrivano dall'altra parte del mondo, nonostante si producano in Italia. Non è solo un ragionamento patriottico il mio, ma ambientale, etico e quello che vi pare. La frutta secca italiana è soprattutto BUONA. Lasciate perdere le noci cilene!
Olive Nocellara del Belice:
a casa mia due cose non mancano mai; barattoli di olive e barattoli di carciofi. Buoni tutt'e due, si... ma le olive...
Le olive sono per certo ciò che mi manca di più della mia bedda Sicilia. Mio padre, con un lunghissimo trascorso di fruttivendolo, le prepara più o meno in questo periodo, con un sapiente mix di acqua e aceto e poi le ripone nei barattoli, con qualche altro ingrediente segreto, così da poterle gustare tutto l'anno. Tra le varie qualità di olive siciliane, quelle che preferisco sono le Nocellara del Belice, sia verdi che nere, per la loro pezzatura grande e per la loro polpa carnosa. Spero di trovarle, anche perché vorrei portarle a Lorenzinsonne, che ahimè quest'anno rimane a casa con papà! Attila è ormai indomabile, non avrebbe la pazienza di sopportare i miei giri presso gli stand ;)
Parmigiano Reggiano Vacche Rosse:
a casa mia due cose non mancano mai; barattoli di olive e barattoli di carciofi. Buoni tutt'e due, si... ma le olive...
Le olive sono per certo ciò che mi manca di più della mia bedda Sicilia. Mio padre, con un lunghissimo trascorso di fruttivendolo, le prepara più o meno in questo periodo, con un sapiente mix di acqua e aceto e poi le ripone nei barattoli, con qualche altro ingrediente segreto, così da poterle gustare tutto l'anno. Tra le varie qualità di olive siciliane, quelle che preferisco sono le Nocellara del Belice, sia verdi che nere, per la loro pezzatura grande e per la loro polpa carnosa. Spero di trovarle, anche perché vorrei portarle a Lorenzinsonne, che ahimè quest'anno rimane a casa con papà! Attila è ormai indomabile, non avrebbe la pazienza di sopportare i miei giri presso gli stand ;)
Lorenzino al Salone 2012 |
praticamente fino all'altro ieri non conoscevo le Vacche Rosse e mi scuso con tutta la categoria per questa mia mancanza: il tempo, la casa, il lavoro, l'ignavia cronica spesso mi impediscono di guardare aldilà del mio orticello; per farvela breve, è bastato un like su Instagram e mi si è aperto un mondo, fatto di latte, di storie antiche e di tenacia, si, di tenacia, perché solo grazie alla testardaggine di alcuni allevatori le Vacche Rosse Reggiane, arrivate in Italia nel 500 insieme ai Barbari, sono scampate all'estinzione, nonostante si possano definire le "mamme del Parmigiano".
Pera Cocomerina o Pera Briaca Estiva:
se questo frutto arriverà al Salone del Gusto, quest'anno o negli anni a venire, lo dobbiamo a Isabella Dalla Ragione, archeologa arborea (no, ditemi, ma che mestiere fighissimo è mai questo!) che contribuì a farla uscire da quella produzione legata al consumo familiare di alcuni paesi nell'appennino tosco-emiliano. La polpa di questa pera ha un caratteristico colore rosa, è succosa e molto zuccherina.. Viene raccolta nella seconda metà di agosto, ed è poco resistente ai trasporti, per questo è facile trovarla sotto forma di conserve.
salume tipico bolognese che forse non tutti i bolognesi avranno mangiato almeno una volta in vita, poiché ormai non lo produce più (quasi)nessuno, ahimé e temo che non si meriti la sorte di prodotto in via d'estinzione. Si prepara da carni suine selezionate e lavorate a mano e il colore chiaro è dovuto al fatto che vengono utilizzate soltanto alcuni tagli del maiale magri che mantengono questo colore rosaceo durante la cottura e nel prodotto finito. Alla parte magra vanno aggiunte nelle corrette proporzioni,dei cubetti di grasso ricavati esclusivamente dal guanciale. Non fatevi ingannare dalla
colorazione e dalla forma, perché questo salume sà d'arrosto, non di mortadella.
S'Aranzada Nugoresa:
una volta ho mangiato questo dolce sardo a casa di un'amica di Gavoi, l'ho trovato unico, sebbene gli ingredienti siano comuni alla tradizione culinaria siciliana. Miele, scorze d'arancia candite, mandorle a bastoncini: un dolce semplice, ma immancabile alle tavole nuoresi delle grandi occasioni, che ha conquistato il mio palato e che mi piacerebbe ritrovare.
Tartufo d'Alba:
me ne potrò mai tornare a casa senza un tartufo? Vado in Piemonte e non mi riporto a casa il tartufo d'Alba? proprio quest'anno che considerate le pioggie ricorrenti il prezzo è sceso ai minimi storici?
Il tartufo d'Alba deve la sua fama mondiale a Giacomo Morra, ristoratore e commerciante di tartufi che ogni anno usava regalare uno dei suoi tartufi più grandi a celebrità come Rita Hayworth o Marilyn Monroe o a personaggi influenti come Hailé Selassié e Winston Churcill. Bravo, signor Morra!
colorazione e dalla forma, perché questo salume sà d'arrosto, non di mortadella.
S'Aranzada Nugoresa:
una volta ho mangiato questo dolce sardo a casa di un'amica di Gavoi, l'ho trovato unico, sebbene gli ingredienti siano comuni alla tradizione culinaria siciliana. Miele, scorze d'arancia candite, mandorle a bastoncini: un dolce semplice, ma immancabile alle tavole nuoresi delle grandi occasioni, che ha conquistato il mio palato e che mi piacerebbe ritrovare.
Tartufo d'Alba:
me ne potrò mai tornare a casa senza un tartufo? Vado in Piemonte e non mi riporto a casa il tartufo d'Alba? proprio quest'anno che considerate le pioggie ricorrenti il prezzo è sceso ai minimi storici?
Il tartufo d'Alba deve la sua fama mondiale a Giacomo Morra, ristoratore e commerciante di tartufi che ogni anno usava regalare uno dei suoi tartufi più grandi a celebrità come Rita Hayworth o Marilyn Monroe o a personaggi influenti come Hailé Selassié e Winston Churcill. Bravo, signor Morra!
Rosolio:
sono arrivata ad una conclusione dopo anni passati a contatto con le persone, nella mia doppia vita da Stefania e da BigShade, nel mondo reale e nel mondo virtuale: ci siamo un po' tutti scordati le buone maniere, l'educazione, il cortese saper fare di una volta. Mi emoziono quando trovo quei vecchietti che parlano a voce bassa, che salutano quando arrivano e quando se ne vanno, che ti guardano negli occhi e ti parlano rispettandoti. Ecco, il rosolio, detto anche il liquore del passato, un macerato di petali di rose, è per me il liquore delle buone maniere, dovrò assolutamente portarmene a casa una cassa, se lo trovo.
Eccomi Stefania a scoprire il tuo blog!!! Mi piacerebbe incontrarci ancora a Torino!!! Un abbraccio :)
RispondiEliminaStefania hai ricevuto la mia mail?
RispondiEliminaSperiamo che la produzione di Pera cocomerina quest'anno sia stata abbondante,perchè dopo che siamo passate noi blogger di Unforketable,non ne rimarrà più una.Il nuovo frutto del desiderio!!:-D
RispondiEliminaInteressante la tua lista!!