sabato 31 gennaio 2009

ecco i "virciddati" di sutera!


Giusto per farli vedere alla mia amica Luna, posto questi biscotti tipici di Sutera, piccolo paesino dell'entroterra siciliano, in provincia di Caltanissetta. I biscotti in questione mi sono stati amorevolmente spediti da mia mamma e hanno affrontato il lungo tragitto, dalla solare Sicilia alla umida Bologna (sebbene pare abbia piovuto tanto -troppo?-anche al sud quest'inverno...) per approdare nella mia boccuccia che ogni volta che assaggia questi preziosi quanto umili biscotti torna bambina...

tornando ai nostri virciddati, NON HO la ricetta e questo è il dramma! ho fatto una ricerca su internet e la versione mussumulisa (n.d.a.: "degli abitanti di Mussomeli", paese vicino a Sutera, con le quali condivide sovente le tradizioni alimentari) mi sembra la piu' verosimile. Ne riporto la ricetta ma...non garantisco, considerato che non li ho mai fatti, ma solo mangiati...

VIRCIDDATI (BUCCELLATI)

Ingredienti: kg. 1,500 di farina per dolci, kg. 1,500 di farina di granito
(dovrebbe essere della farina di grano tenero, ma macinata grossa...), gr. 900 di strutto, gr. 900 di zucchero, due bustine di lievito per dolci, uova.
Mescolare la farina a forma di conca. Al centro della conca mettere lo zucchero, e il lievito. Versarvi le uova, un pò d'acqua e lavorarla fino ad ottenere una pasta molto morbida. far riposare per molte ore(c'è anche chi l'impasto lo fa riposare un'intera notte).
Nel frattempo, preparare l'impasto di fichi: con kg. 1 di fichi secchi appena sbollentati e macinati, gr. 300 di zucchero diluito in poca acqua, mandorle e pistacchi macinati. Spianare la pasta più o meno sottilmente, tagliarla con lo sperone a listarelle della lunghezza di tre cm. e di varia lunghezza, riempirli dell'impasto e sbizzarrirsi a farne varie forme. Oltre allo sperone, altro oggetto che serve a decorare i buccellati, è "lu pizzicaloru" un arnese di latta dentato alle punte, opera dei nostri artigiani. Quando tutti i buccellati sono pronti negli stacci, nei cassetti o su varie tavole, si mettono nelle teglie di latta e s'infornano (
http://mussomelilive.altervista.org/Ricette.htm).
Mangiando questi biscotti di Sutera, ho l'impressione che vi sia il miele al posto dello zucchero dell'impasto e i fichi non si sentono quasi per niente.
Spero un giorno di provare a farli, magari quando uno di questi Natali riuscirò ad andare in Sicilia...
intanto ancora sono lì, nella dispensa...diciamo che me li sto centellinando...

9 commenti:

  1. li virciddati {o buccellati] ricetta di di Sutera non e`la vera tradizionale ricetta diuna volta.
    mia nonna Gaetana e i Pillitteri di sutera non usavano ne uova ne lievito. il farcito ovvero {lu nucatu} si preparava con il miele,mandorle abbrustolite, un po` di buccia di arance e un po` di semolina.il miele si faceva
    bollire e si mescolava con le mandorle 'macinate'la buccia di arancia mescolando continuamente a
    lento fuoco, per controllare la viscosita`si agiungeva un po` di semolina, questa a secondo della quantita` del nucato il quale veniva preparato co specifica ricetta, Per la pasta normalmente si usava farina di Maiorca, a questa si incorporava la SAIMI [strutto] e si lavorava [frisuliava] per ore.Poi si lasciava riposare per una notte. dopo si impastava con zucchero,un
    po` di vaniglia Tutto abase della ricetta. Uova, latte, burro ect. sono altrazioni della ricetta originale. ciao Rino da Sacramento
    California.





    aggiungeva la Saimi [strutto} che veniva [frisculiata] incorporata'
    lavorata




    la viscosita,` siaggiungeva un po disemolina questa a secondo del quantita` del NUCATO

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  2. ciao Rino! grazie mille per la tua testimonianza! se hai delle dosi precise di questa ricetta sarebbe veramente bello se tu volessi condividerla con me!
    in ogni caso provero' a seguire le tue preziosissime indicazioni!
    S

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    1. cuginetta ha proprio ragione Rino.Infatti i virciddrata in questione sono quelli fatti dalla mia mamma e il mio papà, non si mette ne uova, ne lievito e ne latte ma solo farina e strutto poi si fanno "frusculiari" e si aggiunge a poco a poco un pò di acqua. Il ripieno è solo di miele, mandorle,buccia di arancia e un pò di cannella

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    2. ?!?!?? quale cugina sei?!? mi vieni fuori ANONIMO!!! :) dai, svelami il mistero! che ne voglio sapere di più!!! quindi dentro niente fichi? fammi sapere!!!

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    3. sono patrizia,no no lì non ci sono fichi

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  3. .i purciddrata come li chiamano a cattolica eraclea,hanno nel ripieno SOPRATUTTO fichi, poi se si vuole uvetta, cannella in polvere, mandorle tostate e tritate. Mi son unita ai tuoi lettorilo faresti anche tu? Le mie ricette sono per lo più sicule come me , ma ora abito in Friuli, piacere di averti incontrata tra i blog , ciao carissima...
    cuoci e scuci blog spot.it

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Da ragazza ho vissuto a Sutera,piccolo paese in provincia di Caltanissetta.Ricordo perfettamente e con affetto le signorine Pellitteri.Sono felice diaver ritrovato la ricetta dei buccellati.La ricetta in assoluto la più buona ,appetitosa e delicata.E'vero nella ricetta suterese nell'impasto non ci vogliono le uova,per questo ribadisco sono i buccellati vincenti.Sono Delle vere e proprio opere d'arte.Ogni buccellato non è mai uguale all'altro.Ricordo da ragazza quando era il periodoNatalizio le donne erano completamente assorbite da tale impegno e non nego che c'era un certo antagonismo misto ad una buona dose di gelosia nel voler custodire gli ingredienti dell'impasto ma soprattutto del bucato.Il risultato era che i buccellati si distinguevano da famiglia a famiglia non solo per il gusto ma anche nella forma,infatti le più brave creavano dei piccoli golosi ed irrinunciabili capolavori.Parlando dei buccellati di Sutera, stasera non posso nascondere la commozione rivedo mia madre,le signorine Pellitteri e tutte le persone che mi hanno voluto bene e che oggi non sono più con me.Gli mando un grande abbraccio e spero che nell'altra dimensione stiano bene e... magari anche Lì continuano a fare la gara dei buccellati.Giovanna Pagliaro

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  6. Da ragazza ho vissuto a Sutera,piccolo paese in provincia di Caltanissetta.Ricordo perfettamente e con affetto le signorine Pellitteri.Sono felice diaver ritrovato la ricetta dei buccellati.La ricetta in assoluto la più buona ,appetitosa e delicata.E'vero nella ricetta suterese nell'impasto non ci vogliono le uova,per questo ribadisco sono i buccellati vincenti.Sono Delle vere e proprio opere d'arte.Ogni buccellato non è mai uguale all'altro.Ricordo da ragazza quando era il periodoNatalizio le donne erano completamente assorbite da tale impegno e non nego che c'era un certo antagonismo misto ad una buona dose di gelosia nel voler custodire gli ingredienti dell'impasto ma soprattutto del bucato.Il risultato era che i buccellati si distinguevano da famiglia a famiglia non solo per il gusto ma anche nella forma,infatti le più brave creavano dei piccoli golosi ed irrinunciabili capolavori.Parlando dei buccellati di Sutera, stasera non posso nascondere la commozione rivedo mia madre,le signorine Pellitteri e tutte le persone che mi hanno voluto bene e che oggi non sono più con me.Gli mando un grande abbraccio e spero che nell'altra dimensione stiano bene e... magari anche Lì continuano a fare la gara dei buccellati.Giovanna Pagliaro

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