lunedì 13 dicembre 2010

La cuccìa per S. Lucia

Il 13 Dicembre i panettieri siciliani riposano...perché per Santa Lucia da noi si mangia il grano, ma solo integro, niente farina e niente cibi che la contengono: 
quello che non puo' mancare in ogni famiglia siciliana è la cuccìa, un cibo votivo che si mangia ormai da più di due secoli:
narra la leggenda che nel 1646, durante la dominazione spagnola, la Sicilia fu colpita da una pesante carestia  e che proprio il 13 dicembre arrivasse sulle coste siciliane (alcune leggende vedono Siracusa come città protagonista, altre Palermo) una nave carica di frumento: il grano venne distribuito alla popolazione affamata che non perse tempo a macinarlo, ma lo mangiò così, dopo averlo bollito.
E la cuccìa (da cucciu/cocciu = chicco) altro non è che frumento bollito...arricchito di tutto quello che vi viene in mente...
Io l'ho cucinata come la prepara la mia dolce mamma che mandandomi un bel pacchettone pieno di leccornie sicule (i carciofi e le olive di papà, la nostra tuma, le arance etc) si è ricordata di mettermi dentro anche un po' di grano (che mica è così facile trovare il grano non macinato qui a Bologna!!!)

ingredienti per quattro porzioni (piccole...):
200 gr di grano
50 gr di ceci
2-3 foglie di alloro
sale un pizzico
scorza d'arancia

Si mette a mollo il grano in acqua fredda per tre giorni cambiando l'acqua ogni giorno. 
La sera prima che cuoceremo la nostra cuccìa ammolliamo anche i ceci. Il giorno seguente (noi la si cuoce il 12 sera) mettiamo il grano e i ceci in una pentola e li copriamo d'acqua (anche più di due terzi d'acqua), aggiungiamo qualche foglia di alloro, un pizzichino di sale e lasciamo cuocere per due ore e mezza a fuoco basso (se la si vuole con i chicchi molto aperti si prolunga la cottura).
Passato questo tempo, si spegne il fuoco, si aggiunge la scorza di un'arancia (siciliana ovviamente) si copre la pentola con una coperta di lana, affinché il grano continui a cuocere e ad ammorbidirsi.
L'indomani la si mangia come si vuole! la si scalda un po' e si aggiunge qualche "arricchimento": io ho utilizzato un po' di ricotta e dello zucchero;
tra i condimenti che vanno per la maggiore:
- cannella
- vin cotto
- miele
- cioccolato
Esiste anche una versione salata, ma quella ve la mostra la mia amica Luna!

questo piatto mi piace soprattutto perché fa parte del  nostro folklore (non sono tanto religiosa...) e come tutte le cose legate alle proprie radici va ricordata con dignità e rispetto! viva le tradizioni!

9 commenti:

  1. Ciao Shade, l'hai preparata ad arte, molto molto ben fatta!

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  2. La cuccìa!! buonissima l'ho mangiata anche io oggi :D e come te lìho messa nel blog :D

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  3. Brava! Per la ricetta e per la tradizione sempre viva...anche io amo mantenere vive le ricette che venivano preparate una volta dalle nostre mamme e nonne!
    Ne ho imparato una nuova!
    Ciaoooooooooo

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  4. Che bello scoprire tutte le tradizioni del nostro bel paese!!!
    Un abbraccione!

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  5. Ecco svelato l'arcano della cuccia!!!...me l'avevano spiegato su alf...ma tu sei stata molto "specifica"....e brava shade!!!;)

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  6. Ciao! non ne avevamo mai sentito parlare!un piatto dal sapore molto aprticolare questo..e saremmo proprio curiose di assaggiarlo!!!
    un bacione

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  7. grazie a tutte ragazze! sono felice di farvi conoscere piatti sconosciuti e per chi la cuccia la mangia tutti i 13 dicembre di condividere questa gustosa tradizione!

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  8. grazie mille Shade per averla condivisa, l'ho segnata, appena saro' in Itali' la provero' questa con i ceci. ciauzz, baciuzz.

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  9. Che bello, questa ricetta la cercavo da un po'...

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fammi sapere cosa ne pensi!

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