lunedì 16 marzo 2015

La migliore zuppa inglese di sempre


Perché la zuppa inglese si chiama così? 
non ci sono fonti certe sulla sua origine: alcuni fanno risalire la sua nascita al tardo '500: nelle corti estensi ( che diventa per altri il granducato di Toscana) si sarebbe rielaborato un dolce della cucina elisabettiana, un trifle, un dolce a strati fatto con una base lievitata bagnata nel liquore (rosolio e alchermes erano già molto utilizzati in cucina), custard (una crema ricca di uova e senza farine come addensanti) e frutta a pezzetti. 
Il dolce come lo conosciamo oggi è una variante più tarda, considerato che il cacao arriverà sulle tavole dei ricchi solo nel '600 (come avrà fatto a sopravvivere la razza umana senza cioccolata?) e le origini rimangono fumose: Toscana e Emilia-Romagna si contendono la proprietà di un dolce che è ormai simbolo di Italianità.
Tornando a noi, oggi vi propongo una zuppa inglese come non l'avete mai assaggiata! Presuntuosa? può essere. Facciamo che la provate e poi mi dite?
la ricetta è di Mario Ferrara, trattoria Scaccomatto, di cui vi ho parlato qui


Ed ecco la ricetta per una bella boule di Zuppa inglese.
Pan di Spagna:

  • 150 g di zucchero
  • 150 g farina 00
  • 5 uova
  • lievito un cucchiaio
Per prima cosa, facciamo il pan di spagna: 
montiamo le uova intere con lo zucchero con la planetaria o lo sbattitore per 20 minuti. Aggiungiamo delicatamente la farina setacciata al quale avremo incorporato il lievito, con movimenti dall'alto verso in basso, con la spatola o con le mani.
Versiamo il composto in una pirofila rivestita di carta forno e inforniamo per 180°C per 20 minuti (io farei qualche minuto in più nel mio forno. Dopo i 20 minuti fate la prova con lo stecchino: se esce asciutto, tirate fuori la torta, altrimenti prolungate la cottura.

Crema:

  • 250 g latte
  • 250 g panna
  • 1 uovo intero
  • 3 tuorli
  • la scorza di un limone
  • un pezzetto di baccello di vaniglia
  • 50 g di farina 00 (ma secondo me pure una 0 va bene)
  • 150 g di zucchero
Scaldiamo il latte e la panna con la scorza di limone e la vaniglia aperta a metà. In un secondo pentolino, sbattiamo con la frusta i 3 tuorli con l'uovo intero. Aggiungiamo lo zucchero e la farina e mescoliamo. Aggiungiamo il latte a filo sempre mescolando e continuiamo a lavorare il composto sul fuoco con la frusta. Togliamo la scorza di limone e vaniglia e lasciamo riposare con sopra la pellicola aderente alla crema (questa operazione limita la proliferazione batterica).

Crema cioccolato:

  • 50 g cacao amaro
  • 70 g burro
  • 500 g latte
  • 60 g zucchero
  • 80 g farina (anche 0)
Scaldiamo il latte. In un altra pentola sciogliere il burro e aggiungere la farina setacciata fino a quasi farla tostare. Aggiungere il cacao setacciato e continuare a sbattere con la frusta. Aggiungiamo il latte a filo. Copriamo come prima e lasciamo raffreddare.


Inoltre:

  • 150 g di mandorle
  • alcuni cucchiai di zucchero
  • bagna di alchermes

Per la bagna di alchermes:

  • 125 g di alchermes
  • 125 g di zucchero
  • 300 g di acqua
  • un pezzetto di cannella e un pezzetto di scorza di limone
Bagnamo leggermente le mandorle e disponiamole su una teglia, Facciamo tostare le mandorle in forno per 140°C per 15 minuti.
Prepariamo la bagna facendo uno sciroppo con zucchero e acqua e gli aromi. Facciamo bollire e poi sobbollire per alcuni minuti. Spegniamo il fuoco e lasciamo raffreddare. Quando lo sciroppo sarà freddo, aggiungiamo l'alchermes.
Componiamo il dolce a strati bagnando il pan di spagna e alternandolo a strati di creme, mandorle sbriciolate nella versione classica o... come volete! quella nella foto in apertura è la mia proposta, ma avrei messo un po' di più crema gialla, se i miei compagni di corso non l'avessero seccata in 10 minuti.

7 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Adoro la zuppa inglese, la cui unica incertezza sta nella proporzione tra crema pasticcera classica e quella al cacao, perché quest'ultima rischia di prevaricare tutti gli altri sapori.

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  3. Stefania, è semplicemente stupenda la zuppa inglese che ci proponi, prima di tutto all'occhio, con le varianti di presentazione. dev'essere ottima. Un abbraccio per le due settimane di fuoco! :-)))

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  4. Che meraviglia! Amo molto la zuppa inglese ma non l'ho mai preparata in casa! Dovrò rimediare! Un abbraccio!

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  6. È bellissima, é sono sicura sarà altrettanto buona. La proverò

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