Io non amo particolarmente la birra, ma cambio facilmente idea.
Come quando ero in Erasmus a Bayreuth, nella Baviera Settentrionale: "la birra", per come la conoscevo io, era una bevanda imbevibile, che mi gonfiava la pancia e mi faceva fare sempre troppa pipì in contesti in cui i servizi igienici lasciavano a desiderare. Mi bastò entrare in una delle tante Kneipe sparse per la città per scoprire un mondo fatto di cereali, lieviti e lavorazioni disparate. Alcune mi piacevano anche! Poi sono tornata in Italia e sono tornata al buon vino, il mio amore di vecchia data.
Con questo stesso spirito, da "cosa ci faccio qui", sono arrivata a casa di Bologna Food per una Social Dinner & Beer, una cena in cui avremmo fatto tante chiacchiere in compagnia di buon cibo abbinato a della buona birra proposta da Cantina della Birra.
La serata è davvero andata oltre le mie aspettative. Silvia e Davide sono due perfetti padroni di casa e ci hanno accolto con una tavola curata fin nei minimi dettagli.
Cominciamo con una birra fuori menù, per fare un brindisi prima di sederci a tavola. Lorenzo, il nostro esperto di birre, ci presenta Tzara, una birra artigianale del birrificio Thornbridge e con essa scopro cos'è una birra Kölsch: si tratta di una tipologia di birra ad alta fermentazione inizialmente prodotta nell'area intorno a Colonia, dal quale prende il nome. Io l'ho trovata gradevole, ottima da bere in una calda serata estiva.
A questo punto, scambiamo due chiacchiere, ci presentiamo, prendiamo posto. Siamo tutti pronti e curiosi di assaggiare i piatti che la chef Diletta Poggiali ha preparato per noi.
Arriva l'antipasto: tataki di mortadella e pistacchi, canestrini di cetriolo e stracciatella, bonbon di
polenta taragna in crema di avocado. In abbinamento una birra dal nome curioso, la Morimoto Soba Ale del birrificio Rogue Ales Brewery, ancora una birra ad alta fermentazione: le birre ottenute con questo processo di fermentazione, dette anche Ale, sono quelle prodotte con il lievito Saccharomyces Cerevisiae, il comune lievito di birra, il quale inizia ad agire ad alte temperature (tra i 15° e i 25°) e, durante il processo di fermentazione, sale a galla in alto nel tino; si ottengono birre complesse e spiccatamente aromatiche). Questa birra prende il nome dall'iron chef Masaharu Morimoto, che l'ha lanciata nel 2003. E' una birra prodotta con anche grano saraceno, il quale gli conferisce un gradevolissimo retrogusto di nocciola. L'ho trovata perfettamente abbinata al nostro antipasto, specialmente con il tataki di mortadella.
Vogliamo poi parlare del pane e la focaccia alla birra di Diletta? strepitosi!
Ma ecco la ricetta dei fusilli giganti di Diletta Poggiali (grazie!):
Ingredienti per 5 persone:
Ci avviciniamo alla fine. E' in arrivo il dessert insieme ad una birra unica. Ecco, se volete farmi felice, regalatemi questa Liefmans Cuvée Brut di Moortgat: è una birra maturata per un anno con ciliegie intere e poi miscelata con birra Goudeband e Old Bruin. Il risultato è una birra dove acido e dolce sono perfettamente bilanciati, con un aroma di ciliegia mandorle e legno. Insieme è arrivata una Crema di ricotta con cioccolato e ciliegie alla birra. Buona. Buonissima!
Come quando ero in Erasmus a Bayreuth, nella Baviera Settentrionale: "la birra", per come la conoscevo io, era una bevanda imbevibile, che mi gonfiava la pancia e mi faceva fare sempre troppa pipì in contesti in cui i servizi igienici lasciavano a desiderare. Mi bastò entrare in una delle tante Kneipe sparse per la città per scoprire un mondo fatto di cereali, lieviti e lavorazioni disparate. Alcune mi piacevano anche! Poi sono tornata in Italia e sono tornata al buon vino, il mio amore di vecchia data.
Con questo stesso spirito, da "cosa ci faccio qui", sono arrivata a casa di Bologna Food per una Social Dinner & Beer, una cena in cui avremmo fatto tante chiacchiere in compagnia di buon cibo abbinato a della buona birra proposta da Cantina della Birra.
La serata è davvero andata oltre le mie aspettative. Silvia e Davide sono due perfetti padroni di casa e ci hanno accolto con una tavola curata fin nei minimi dettagli.
Cominciamo con una birra fuori menù, per fare un brindisi prima di sederci a tavola. Lorenzo, il nostro esperto di birre, ci presenta Tzara, una birra artigianale del birrificio Thornbridge e con essa scopro cos'è una birra Kölsch: si tratta di una tipologia di birra ad alta fermentazione inizialmente prodotta nell'area intorno a Colonia, dal quale prende il nome. Io l'ho trovata gradevole, ottima da bere in una calda serata estiva.
A questo punto, scambiamo due chiacchiere, ci presentiamo, prendiamo posto. Siamo tutti pronti e curiosi di assaggiare i piatti che la chef Diletta Poggiali ha preparato per noi.
Arriva l'antipasto: tataki di mortadella e pistacchi, canestrini di cetriolo e stracciatella, bonbon di
polenta taragna in crema di avocado. In abbinamento una birra dal nome curioso, la Morimoto Soba Ale del birrificio Rogue Ales Brewery, ancora una birra ad alta fermentazione: le birre ottenute con questo processo di fermentazione, dette anche Ale, sono quelle prodotte con il lievito Saccharomyces Cerevisiae, il comune lievito di birra, il quale inizia ad agire ad alte temperature (tra i 15° e i 25°) e, durante il processo di fermentazione, sale a galla in alto nel tino; si ottengono birre complesse e spiccatamente aromatiche). Questa birra prende il nome dall'iron chef Masaharu Morimoto, che l'ha lanciata nel 2003. E' una birra prodotta con anche grano saraceno, il quale gli conferisce un gradevolissimo retrogusto di nocciola. L'ho trovata perfettamente abbinata al nostro antipasto, specialmente con il tataki di mortadella.
Vogliamo poi parlare del pane e la focaccia alla birra di Diletta? strepitosi!
Ma il mio piatto preferito in assoluto eccolo qua:
Fusilli giganti con variazione di zucchine (pesto e fiori) su crema di ricotta e alici in abbinamento alla birra Tripping Flowers di Opperbacco, una golden ale gradevolmente amara dai profumi speziati e floreali. La sua particolarità è che i fiori impiegati per produrla possono cambiare di lotto in lotto, a seconda della reperibilità della materia prima. Davvero particolare!Ma ecco la ricetta dei fusilli giganti di Diletta Poggiali (grazie!):
Ingredienti per 5 persone:
- 350 g di fusilli giganti
- 20 g di parmigiano
- 20 g di mandorle
- 1/4 di spicchio d'aglio
- 240 g di ricotta
Cuocete i fusilli, scolateli al dente, conditeli con un filo d'olio e mescolare.
Preparate i condimenti:
per il pesto riunite nel bicchiere del frullatore la zucchina a toccheti, le foglie di basilico, le mandorle, il Parmigiano, l'aglio e 40 grammi di ricotta, un pizzico di sale e frullate, aggiungendo olio a filo, fino ad ottenere un pesto cremoso.
Per la crema di ricotta, frullate la ricotta rimanente con i filetti di alici ben scolati. Disponete la crema di ricotta a piacimento sul piatto.
Ma i super piatti non sono finiti! tempo di servire la birra Zona Cesarini di Toccalmatto che arrivano delle polpette glassate ai frutti tropicali con insalatina fiorita. Con questo azzeccatissimo abbinamento ho capito davvero quanto sia vasto il mondo della birra: questa pale ale IPA dai sentori di frutta tropicale insieme alla salsa preparata da diletta era da urlo!Ci avviciniamo alla fine. E' in arrivo il dessert insieme ad una birra unica. Ecco, se volete farmi felice, regalatemi questa Liefmans Cuvée Brut di Moortgat: è una birra maturata per un anno con ciliegie intere e poi miscelata con birra Goudeband e Old Bruin. Il risultato è una birra dove acido e dolce sono perfettamente bilanciati, con un aroma di ciliegia mandorle e legno. Insieme è arrivata una Crema di ricotta con cioccolato e ciliegie alla birra. Buona. Buonissima!
beh.. ma la birra tedesca è leggera... :-) mio figlio vive in Germania e ho iniziato ad apprezzarla anche se invece io amo quelle pastose e rosse con dosi massicce di malto (in ogni caso corro a fare pipì con tutte!) noi ci compenseremmo: io invece amo la birra e difficilmente cambio idea, e sono sicura che i tuoi fusilli mi piacerebbero moltissimo!
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