domenica 8 febbraio 2009

dovevano essere crackers...

Dovevano essere crackers, in realtà, cuocendoli mi si sono gonfiati...
Dunque, come dicevo qualche post fa ho fatto il pane con la pasta madre, ma siccome me ne avanzava ancora un po', l'ho utilizzata per l'ennesimo esperimento.
Ho fatto un giro su internet alla scoperta di qualche ricetta, ma non trovandone nessuna che mi soddisfacesse, ho fatto di testa mia.
Ho usato:
150 gr. lievito madre
350 gr. farina 00
4 cucchiai di olio
sale
semi di finocchio
paprika

Ho impastato la pasta madre rinfrescata la sera prima con la farina, ho aggiunto un cucchiaino di sale e l'olio.
Ho diviso l'impasto in due, in uno ho aggiunto la paprika e nell'altro i semi di finocchio. Ho poi disposto le due pagnotte in due contenitori di vetro e li ho lasciati a lievitare per quattro ore (pazienza è la parola magica...). Ho preso l'impasto, l'ho steso col mattarello e per le stelle ho usato gli stampi per biscotti, mentre per le losanghe ho usato la rotella dentata: ovviamente non ho forato l'impasto con la forchetta e mi si sono gonfiati, ma sono carucci lo stesso i miei crackers, nevvero? li ho cotti in forno per 15 min. a 190°. Sono venuti ben cotti, forse bastava qualche minuto meno...
La prossima volta provo la ricetta classica (prevede strutto e burro), ma questa versione light non è per niente male!

Ravioli di zucca

Questi biscotti sono frutto di un madornale erore di comprensione: da mesi ormai sono infatti alla ricerca della ricetta della "zuccata", un preparato che in Sicilia si trova gia' pronto in barattolo, una sorta di incrocio tra la marmellata e i frutti canditi. La zuccata si usa per la preparazione di biscotti e per arricchire la cassata. Questo prodotto è a base di zucca... ma non la zucca classica che vedete qui


bensì della zucchina, di una qualità piuttosto grande e lunga, dalle mie parti chiamata "friscarella", o almeno cosi' credo...
in ogni caso, avevo questa zucca a casa, metà l'ho mangiata al forno ma devo dire che la zucca non è di mio gradimento, come tutte le verdure di gusto dolciastro...
così ho pensato di farci una marmellata:
ho tagliato la zucca a pezzetti e tolto semi e buccia -ma quant'è dura!!!- e l'ho cotta con 1/3 di peso di zucchero (ce ne andrebbe la metà, ma gia' e' dolce così per i miei gusti...) e, per camuffarne un po' il sapore, ho aggiunto un cucchiaino di cannella.






Per la sfoglia ho usato la seguente ricetta che mi e' stata gentilmente concessa da una forumina di Alf, il suo nickname è Cassata (la quale mi ha anche spiegato in un vecchio post del forum che la zuccata e' a base di zucchina e non zucca...):
800 gr. farina
300 gr. strutto
200 zucchero
3 tuorli
Ho aggiunto inoltre un paio di cucchiai di latte perchè l'impasto mi sembrava un po' troppo solido.
Ho steso la sfoglia dopo averla fatta riposare una mezz'oretta in frigo e ho posizionato la marmellata, arricchendola con pezzetti più o meno grandi di cioccolato. Ho messo una seconda sfoglia su quella con la marmellata e con la rotella dentata ho sagomato i biscotti. Le margherite sono invece fatti con gli stampi su un po' di pasta che mi era avanzata.
Li ho cotti in forno a 180° per 15-20 mn. e infine cosparsi di zucchero a velo.
Che dire? esperimento riuscito e i miei amici li hanno graditi molto, e grazie alla cannella, non tutti hanno capito che dentro c'era la marmellata di zucca...cosi' sono piaciuti anche agli scettici!

il mio pane con lievito madre

Mi sono lanciata nello splendido mondo del lievito madre intorno la metà di dicembre: ho letto su internet tutto il leggibile e ora accudisco la mia vispa Mariarosa, nata il 16 di dicembre, dandole da mangiare tutte le settimane...
i miei esperimenti con Mariarosa (si, la mia pasta madre ha un nome, che c'è di strano?!?) pero' sono stati ad oggi abbastanza mediocri e ho finalmente capito dove sbagliavo: la pazienza.
Se infatti per fare un buon impasto per il pane ci vuole un pochetto di lievito madre, di pazienza ce ne vogliono un paio di quintali, solo così si hanno dei risultati discreti!
partiamo dal risultato, dunque:

le due foto sono il frutto di Mariarosa e di due diverse ricette che ho trovato su internet: in entrambi i casi ho apportato una piccola modifica, sostituendo a metà della farina 00 prevista la farina di semola rimacinata.
Con tutto quello che c'è riguardo alla panificazione con la pasta madre non mi sembra il caso di aggiungere altro, solo vorrei sottolineare le differenze tra le due preparazioni.
La prima preparazione (http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=13278 di Nutella123) è più semplice e mi sembra che il pane abbia un alveolatura migliore rispetto alla seconda preparazione che ho preso dal bellisimo blog di Marble (http://www.lacucinadimarble.it/rec.php?id=167 ), ma c'è da aggiungere che in quest'ultimo caso ho fatto un errore "di misura", come si vede in queste due foto.

Questo e' l'impasto finito, frutto della ricetta di Marble pronto per riposare una dodicina d'ore (stanotte credo di averlo sognato...).
Notare la carta forno che ricopre parte della teglia...








ecco, questo è l'impasto dopo 12 ore di lievitazione...
non so se si capisce bene dalla foto, ma il problema sta nella scelta della teglia: ho usato una teglia per torte di 24 cm...evidentemente troppo piccola, e l'impasto è certo cresciuto un po': si vede infatti che la carta forno che ricopriva il fondo della teglia è stata "inghiottita" dall'impasto...


Questo qui è il pane pronto per l'uso...non si vede bene dalla foto, ma ha assunto la forma di "torta"!Mi viene dunque da pensare che se l'impasto fosse stato riposto in una teglia adatta, questo avrebbe lievitato meglio...la prossima settimana ci riproverò: credo infatti che da oggi qualche ora dei miei weekend sarà dedicata alla panificazione!
In ogni caso, il pane con il lievito madre non ha niente a che vedere con il pane con il lievito chimico...vorrei tanto si potesse sentire l'odore!
E poi con il lievito in cubetti il pane non mi e' mai venuto così, con la una crosta dura dura e la mollica cosi' soffice! Ed è solo il primo esperimento!
grandi soddisfazioni, insomma! e nonostante il mio compagno ritenga io sia ormai totalmente ammattita (però il pane gli è piaciuto eccome!), oggi sono tanto contenta per questo successo!

domenica 1 febbraio 2009

Torta carote e noci


La torta di carote e noci è forse la mia torta preferita: non vado pazza per creme e dolci troppo dolci e mi piacciono le cose croccantose!
Di ricette ne ho provate tante, ma questa che posto mi è sembrata ad oggi la migliore:
400 gr. farina
250 gr. zucchero (la ricetta originale ne prevede 400...)
4 uova
350 ml olio
400 gr. carote grattugiate (con una spruzzata di limone per non farle annerire)
250 gr. noci tritate grossolanamente
una bustina di lievito per dolci
cannella, un pizzico di sale per gli albumi e zucchero a velo per decorare.

Si lavorano i rossi d'uovo con lo zucchero, si aggiunge l'olio e la farina, poi si aggiungono le carote, le noci e infine il lievito sciolto in un po' di latte e gli albumi montati a neve.
Si inforna a 180 gr. per 40 mn. Una volta raffreddata, si dispone la torta sul piatto e si spolverizza con zucchero a velo.
Una torta semplice semplice, ma quanto è buona!!!

il quark!


Il quark, per chi non lo conoscesse, è un formaggio semimolle, ottenuto con coagulazione acida del latte di mucca.
Ricorda la ricotta per consistenza, ma questa è l'unica similitudine...
Di quark ne esistono di diversi tipi a seconda del loro contenuto di grassi: bassi nel cosidetto "magerquark",il quale ha un gusto decisamente acido, ed elevati nel "sahnequark", caratterizzato dall'aggiunta di panna e dal gusto morbido, quasi dolce. Di questo formaggio me ne sono innamorata durante l'Erasmus in Baviera e l'ho cercato invano nei supermercati, anche in quelli di impronta tedesca, ma invano. Ho deciso cosi' di farlo in casa:
dopo varie ricerche su internet e con l'aiuto di qualche persona che si e' incaponita sulla faccenda -mi riferisco a Shary che ringrazio per l'interesse e le foto che mi ha mandato- ho sperimentato la ricetta pubblicata sul forum di Anna (http://anna-maria.forumattivo.com) che per comodità riporto qui:
Ingredienti: 1 litro di latte, e 0,06 di latte di burro ( si ottengono 250gr. di quark).
In una ciotola di plastica si versa 1,5 l. di latte con 60 ml. di latticello, mescolare bene, chiudere ermeticamente e lasciare la ciotola a temperatura ambiente - 22 gradi - per 48 ore.
Poi si prende la ciotola con il coperchio chiuso e lo si avvolge in un panno e si mette in forno o a 30-35 gradi per 90-120 minuti. A questo punto il siero si comincia a dividere (è il liquido giallo-verdino). Prendere ora un panno di cotone per il formaggio (io ho usato del tulle...), mettere il quark dentro il panno che va arrotolato e lo si lascia appeso per 2 ore in un posto fresco. Quello che sgocciola è il siero che si puo' raccogliere ( é buonissimo per la flora intestinale).
E questo in foto è il quark dopo la cottura e dopo averlo lasciato sgocciolare per bene.
Sia il quark che il siero si mantengono in frigorifero per 5-7 giorni. dipende da quanto tempo lo si lascia a sgocciolare, piu lo fà sgocciolare, e piu`secco diventa. Lo si puo`fare cremoso aggiungendo poi del siero di latte: l`importante é che tutti gli utensili siano perfettamente puliti!





E questo è il siero, che diciamolo, è disgustoso da bere, ma altro che activia, actimel e compagnia bella! fa davvero bene all'intestino, alla pelle etc. etc. -anche se l'ho bevuto tipo medicina...

Che fare a questo punto con il quark ottenuto?
Ovviamente una torta di formaggio, che vi mostrerò a breve!

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