domenica 9 ottobre 2011

pasta 'ncasciata a modo mio


Quando mi è arrivato il pacco di Atmosfera Italiana per il nuovo gioco on-line dedicato al Pastificio Benedetto Cavalieri con tre diversi formati di pasta e ho visto tra essi i maccheroni non ho potuto fare a meno di pensare a questa meravigliosa ricetta siciliana tanto amata dal mitico commissario Montalbano di Camilleri. La ritroviamo in diversi romanzi: ne Il cane di terracotta (Ed. Sellerio, 1996, pag. 120) ne mangia ben due porzioni; in Sette Lunedì (La paura di Montalbano, 2004, ed. Mondadori, pag 47) il commissario torna a casa per gustare questo piatto preparato dalla donna tuttofare Adelina: "La pasta 'ncasciata! Un piatto che uno gemeva di godimento a ogni forchettata"! e in Ritorno alle origini (La paura di Montalbano, 2004, ed. Mondadori, pag 227) viene ricordata insieme ad altre delizie che sovente si preparano per la scampagnata di Pasquetta in Sicilia.
Troviamo questo piatto delizioso anche ne Il giro di boa (Ed. Sellerio, 2003, pag. 129),  dove viene definita "tenera e maliziosa"; questo è senza dubbio il mio romanzo preferito delle avventure del commissario: qui troviamo una lucida riflessione di Camilleri sui tristi fatti del G8 di Genova e sulle debolezze della politica italiana. Inoltre, il nostro amato personaggio si troverà a dover affrontare un orribile caso che lo segnerà per sempre e che farà commuovere i lettori, specialmente le mamme!

Di questa pasta vi sono ovviamente tantissime versioni (qui una delle tante) ma per lo più tutte hanno in comune l'uso di un formaggio siculo che amo particolarmente, la tuma (in alternativa si può usare del caciocavallo fresco).


"'Ncasciato" o "ncaciato" vuol dire per l'appunto "pieno di cacio", l'ingrediente principale di questa ricetta:


per 6 persone:
500 gr di maccheroni Benedetto Cavalieri
per il ragù:
200 gr macinato di vitello
500 ml salsa di pomodoro
trito di carote, cipolla e sedano
mezzo bicchiere di vino bianco
olio, sale e pepe qb
inoltre:
350 gr melanzana tagliata a cubetti e fritta
100 gr speck  a fette
250 gr tuma
80 gr parmigiano reggiano

Prepariamo il nostro ragù lasciando cuocere il trito per soffritto; aggiungiamo il macinato e dopo alcuni minuti sfumiamo con il vino bianco. Lasciamo evaporare il vino e versiamo la salsa di pomodoro. Lasciamo cuocere a fuoco lento per almeno un'ora e mezza.

Nel frattempo affettiamo la melanzana, tagliamo a cubetti e mettiamo i cubetti in uno scolapasta con del sale. Dopo trenta minuti circa, sciacquiamo i cubetti e strizziamo per bene. Friggiamo in abbondante olio fino a doratura e scoliamo.

Una volta che il ragù è pronto, cuociamo la pasta in abbondante acqua salata, scoliamo e in un contenitore capiente mescoliamo la pasta con il ragù e la tuma tagliata a pezzettini. Aggiungiamo le melanzane e versiamo un primo strato di pasta in una teglia, adagiamo su di esso le fettine di speck, ricopriamo con i maccheroni rimanenti e infine il parmigiano grattugiato.
Inforniamo per 30 mn a 180° gradi e godiamoci questo meraviglioso primo piatto!





8 commenti:

  1. Davvero molto bella questa pasta ..a tuo modo :) ciao

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  2. Si si, piace prorpio tanto anche a noi1 ricca, gustosa e così gratinata è super! mette una fame!!
    un bacione

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  3. Golosissimi! Del resto, si sa, Montalbano è un buongustaio!

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  4. strepitoso questo piatto!!!!!!!
    Mi sta venendo una fameeeeeee

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  5. Ciao Shade! Riusciresti ad indicare esattamente il libro in cui viene citata la ricetta? Così la posso inserire nella lista del Contest :-)

    http://staserasicenadanoi.blogspot.com/2011/10/il-mio-primo-contest-autori-in-pentola.html

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