martedì 22 dicembre 2015

Millefoglie di pane carasau n'duja, provolone e carciofi

La telefonata che mi ha tenuta sulle spine per alcuni giorni è arrivata. Il contratto di lavoro del mio compagno è stato prorogato fino a Marzo. Un sospiro di sollievo. E tra tre mesi si vedrà. Se questo non è vivere alla giornata ed essere flessibili! nel frattempo, ho dovuto trovare dove piazzare la creatura in mezzora. Che brutta cosa, lo so, ma forse è meglio darsi malati e stare a casa con i propri bimbi? Non credo, ma io non ne sono capace, in ogni caso. Per fortuna c'era ancora posto nel vecchio nido di Lorenzo per la modica cifra di 170 euro per 5 giorni, altrimenti sarei stata in serie difficoltà. E poi ci si chiede come mai non si facciano più figli... ma tant'è.
Insomma, sebbene la nottataccia in bianco, recupero pian piano le forze e mi preparo questo piattino sfizioso che vi consiglio come antipasto, magari per le feste, perché no! Vi ruberà meno di trenta minuti!

Ingredienti per 4 persone:
  • 4 fette di pane carasau rettangolare
  • 50 g di n'duja
  • 12 fette di provolone Auricchio dolce
  • 2 carciofi
  • farina di semola q.b.
  • olio per friggere q.b.
Procedimento:
priviamo i carciofi delle foglie esterne, le più coriacee. Tagliamo i carciofi in due, eliminiamo l'eventuale barbetta e facciamo delle fette sottili.
Infariniamo le fette di carciofo e friggiamo in olio ben caldo per un paio di minuti.
Scoliamo ed eliminiamo l'olio in eccesso riponendo le nostre fette su carta assorbente.
Ricaviamo dei quadrati di pane carasau di circa 6 cm, quattro a persona. Spalmiamo un po' di n'duja su ogni fetta e componiamo il piatto. Cominciamo con la fetta di pane carasau, adagiamo la fetta di provolone e un paio di fette di carciofo, una fetta di pane, provolone, carciofo e così via. Chiudiamo con il pane carasau. 
Passiamo in forno a 180°, il tempo di fondere il formaggio e ammorbidire le fette di pane carasau per 10 minuti.
Serviamo!


lunedì 21 dicembre 2015

Panna cotta all'arancia

Eccoci arrivati alla settimana di Natale! in molte case fervono i preparativi per la vigilia, si cercano gli ultimi regali, i credenti si preparano alla venuta di Gesù, i depressi si deprimono ulteriormente, le mamme impallidiscono davanti alla prospettiva di due settimane con i figli in casa, noi aspettiamo che l'azienda in cui lavora il mio compagno ci faccia sapere se lo terrà o meno. Il contratto scade il 23 Dicembre e non credo di essere stata così tanto in ansia neanche quando dovevo partorire. 
Dopo un anno dal suo licenziamento per crisi aziendale, il mio compagno ha trovato un po' della serenità perduta grazie a questo nuovo lavoro: da Giugno è tornato ad essere la persona che conoscevo; senza lavoro, sopratutto quando hai figli e l'affitto da pagare è facile scoraggiarsi, lasciarsi andare. Sopratutto per un uomo. Ho cercato di essergli vicina, ma è stato un anno davvero impegnativo per entrambi. Spero di cuore che accada il miracolo di Natale e che gli rinnovino il contratto. E' il mio unico desiderio (grosso, lo so).
Tormentata da questi tristi pensieri, quest'anno non mi sono poi così tanto impegnata sul Natale ormai alle porte. Non mi sono neanche premurata di chiedere ai miei amici se qualcuno passerà le feste a Bologna, così magari da stare un po' insieme. Il mio programma è aspettare che passino in tv Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato e stare a giocare con la creatura, sperando di avere il cuore gonfio di felicità. E voi? passerete un Natale sereno? davvero difficile di questi tempi, mi rendo conto. Ma proviamoci, comunque vada!
Per allietare le nostre giornate potrebbe venirci in soccorso un dolcino che si prepara in pochissimo tempo; io l'ho preparato in emergenza una sera che ho organizzato una cena all'ultimo minuto e quasi mi vergogno a pubblicarne la ricetta, ma mi è stata richiesta :D

Ricetta per 6 persone

per la panna cotta:
  • 500 ml di panna liquida
  • 200 ml di latte intero
  • 8 g di gelatina in fogli
  • 90 g di zucchero semolato
  • un cucchiaio di rum 
per la gelatina d'arancia:
  • 120 ml di succo d'arancia
  • 1 cucchiaio di fecola di patate
  • 30 g di zucchero semolato
  • la scorza grattugiata di un'arancia
Procedimento:
facciamo ammorbidire la colla di pesce immergendoli in acqua fredda per una decina di minuti.
Nel frattempo poniamo sul fuoco una pentola con la panna, il latte e lo zucchero e portiamo ad ebollizione, mescolando per non far attaccare il liquido alla pentola (effetto panna cotta bruciata garantito altrimenti). Appena bolle, aggiungiamo il rum e facciamo sobbollire per una manciata di secondi. Togliamo dal fuoco e aggiungiamo i fogli di gelatina scolati e ben strizzati e facciamoli sciogliere bene mescolando per un paio di minuti.
Versiamo quindi il composto in sei bicchierini e lasciamo raffreddare a temperatura ambiente.
Nel frattempo prepariamo la gelatina d'arancia: in un pentolino versiamo la fecola, lo zucchero e il succo d'arancia e mescoliamo bene fino a che la fecola non è completamente sciolta. Mettiamo sul fuoco e, sempre mescolando, portiamo a bollore. Aggiungiamo la scorza di arancia e continuiamo a mescolare e cuocere per un minuto. Spegniamo. Lasciamo intiepidire e versiamo nei bicchierini un cucchiaio abbondante di gelatina. Mettiamo in frigo per almeno tre ore.
Serviamo!

mercoledì 16 dicembre 2015

Hamburger di Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP con Porcini di Borgotaro IGP e Provolone Valpadana DOP


Avete tutti deciso cosa fare a Natale? io no, so che saremo io, Carletto e la creatura, ma non ho ancora idea se avrò il piacere di avere qualche amico a cena alla Vigilia o a pranzo di Natale o se ci sarà qualche anima pia che mi inviterà a casa. Chissà. Io ho già il mio piano B. Un menù curato, in porzioni ridottissime, per il piacere di mangiare due, tre cose a Natale, mentre per la vigilia faremo un "picnic" in camera di Lorenzo.
 Molti obietteranno che non è carino mangiare nelle stanze da letto. Ma magari ci dormisse in quel letto la creatura! Per il momento, quella è la stanza dei giochi e ogni tanto ci piace apparecchiare il suo piccolo tavolo di plastica con una bella tovaglia a quadretti e mangiare liberamente cipolline, patatine, pomodori, biscotti e altre zozzerie davanti la tv.
Mi sa proprio che se per la Vigilia saremo da soli, finirà così. E probabilmente ci faremo anche un hamburger in grande stile, come quello che ci propone Alice Ferri. 
Nomen Omen per davvero per questa giovane promessa della cucina che sembra davvero uscita dalla storia di Lewis Carroll. Durante il corso si è rivelata una risorsa eccezionale per il gruppo, gran compagnona e allo stesso tempo davvero concentrata ad imparare il più possibile, sopratutto in cucina, passione che ha riscoperto al corso, nonostante i cinque anni di alberghiero che l'avevano portata a prediligere la sala e interessarsi al mondo della birra, di cui ne sa a pacchi.

 Sebbene appena ventenne, Alice ha all'attivo un lavoro in un importante beershop di Bologna, un tirocinio di 320 ore presso il ristorante Garganelli e adesso lavora in un bistrot in centro. Io scommetto su di lei, sono certa che farà grandi cose. 
Foto di Veronica Veronesi, Alice e Anthony che preparano gli gnocchi
Ed ecco la ricetta dei suoi super hamburger!

Ricetta per 4 persone
Ingredienti:
 per gli hamburger:
  •   500 g di fesa di di Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP
  • 250 g Funghi Porcini Borgotaro IGP se freschi oppure 100 g se secchi
  • 100 g Provolone Valpadana DOP
  • 20 g burro
  • 25 g prezzemolo e 1 spicchio d’aglio
  • 50 g rucola
  • sale rosa q.b.

per la salsa red:
  • 1 carota, 1 cipolla piccola, 1 costa di sedano, 1 spicchio d'aglio
  • 35 g di pomodorini
  • 1 bicchiere d'aceto
  • 1 cucchiaio di senape
  • 1 foglia alloro, 1 rametto timo, 1 cucchiaio di cannella
  • 1 cucchiaio di Cognac
  • sale e pepe q.b.
Ingredienti per i panini:
  • 200 g di farina manitoba
  • 70 g di farina 0 Senatore Cappelli
  • 7 g di lievito di birra
  • 100 ml acqua
  • 100 ml latte di riso
  • cucchiai di olio extravergine d'oliva
  •  1 cucchiaino di malto d’orzo
  • un cucchiaio abbondante di zucchero semolato
  •   un cucchiaino di sale fino
  • semi di papavero
Procedimento:
prepariamo i panini: misceliamo le due farine e setacciamole nell’impastatrice.
Sciogliamo il lievito in acqua e latte di riso tiepidi, mescoliamo ed aggiungiamo alle farine. Facciamo girare lentamente per qualche secondo e poi uniamo tutti gli ingredienti e lavoriamo l’impasto alla massima potenza per circa 8-9 minuti. Poniamo il recipiente con l’impasto in un luogo riparato coperto con un panno umido. Lasciamo lievitare 2 ore fino a che l'impasto non sarà più che raddoppiato.
Facciamo 6 panini da 60 grammi avendo cura di ungere le mani con olio per evitare che l’impasto si attacchi.
Guarniamo con un pizzico di semi di papavero ogni panino. Ungiamo di olio anche la pellicola con cui copriremo la teglia rivestita con carta forno su cui adageremo i panini e mettiamola a riposare per un’altra ora.  Cuociamo i panini in forno a 220°C  per circa 15 minuti  fino a doratura.
Prepariamo la salsa: tritiamo carota, sedano, cipolla e aglio e aggiungiamo i pomodorini tagliati a metà e lasciamo sul fuoco per 15 minuti. Successivamente, aggiungiamo tutti gli altri ingredienti e cuociamo sul fuoco altri 15 minuti e infine passiamo al mixer per una consistenza più liscia.
Prepariamo i porcini: se secchi porli in ammollo in acqua tiepida per almeno un’ora, poi scolarli e strizzarli per togliere l’acqua residua. Se freschi, puliamoli con un coltellino e panno umido e tagliamoli a julienne.
Sciogliamo il burro con un cucchiaino di olio e facciamo rosolare dolcemente  gli spicchi d’aglio e un pizzico di prezzemolo lavato e tritato.
Uniamo i funghi, saliamo e pepiamo e portiamo a cottura unendo alla fine il rimanente prezzemolo.
Prepariamo gli hamburger: tagliamo a coltello la carne e prepariamo con il coppa pasta 4 hamburger.
Pressiamo un po’ la carne lasciando una piccola fossetta al centro che impedirà alla carne in cottura di assumere una forma "a cupola". Tolto il coppa pasta, massaggiamo con sale rosa ed un filo d’olio la carne. Poniamo sulla piastra, padella o griglia calda. Dopo 4 minuti, aiutandosi con una spatola giriamo la carne e saliamo dall’alto il nuovo lato. Intanto affettiamo il provolone e poggiamolo sull’hamburger in modo che inizi a sciogliersi. Dopo circa 4 minuti di cottura la carne sarà pronta (verificare che non ci sia ancora sangue sul bordo).

Servizio:
tagliamo il pane a metà, sistemiamo qualche foglia di rucola e adagiamo l’hamburger con il formaggio. Copriamo con alcune fette di porcino caldo e serviamo con la salsa di accompagnamento.

Abbinamento consigliato:
Birra artigianale Rye charles - Vecchia Orsa

                           

venerdì 11 dicembre 2015

Gnocchi tricolore in vortice di sapore

Ok, no. Questa ricetta non è per niente in linea con quello che vi ho detto nel precedente post, che il tempo corre veloce e voglio cercare di dedicare più tempo con la creatura, detta anche mostro, perché quello è. 
E lo so che è normale che i bimbi piangano, facciano i capricci, rompano le palle, insomma, e non solo quelle dell'albero di Natale, ma porcapupazza, come può un coso di quattro anni svegliarsi all'alba e piangere: perché c'è troppa luce, perché ce n'è poca, perché il muffin non è di suo gradimento e vorrebbe un peperone (si, lui è tedesco proprio, inspiegabilmente), perché no mamma, non è vero, io ho scritto Spiderman sul foglio, sei tu che non sai leggere e così via fino a che non l'ho mollato a scuola con una smorfia di sorriso e una serie di brutti pensieri che, evviva, mi fanno sentire una pessima madre. 
Una mattina cominciata yeah insomma. Le quattro uova che ho spiaccicato sul pavimento alle 6.30 del mattina erano un presagio.
Ma c'è solo un ampio margine di miglioramento e stasera, quando tornerò a casa, so già che troverò il mostro che mi chiederà se sono ancora arrabbiata e io non lo sarò, piuttosto mi sentirò una merdina a lasciarmi sopraffare dall'umore di un nano.
Ma tant'è.
Insomma, viva le ricette veloci, ma ogni tanto mi piace entrare in cucina per il gusto di sporcare trecento pentole per un piatto fighissimo che in 3 minuti è già bello e mangiato. Soddisfazioni! Certo, non è un piatto che preparerò oggi, considerato che mi si è rotta la lavatrice settimana scorsa. Cosa c'entra? durante la non poco dolorosa sostituzione dell'elettrodomestico, il tecnico ha dato il colpo di grazia ad un tubo che stava attaccato al sifone per inerzia, che appena sfiorato s'è maciullato: attualmente mi ritrovo una lavatrice bellissima che, considerato il costo, spero mi faccia anche i vestiti nuovi e un massaggio al collo, una catasta di panni da lavare, un lavandino inutilizzabile. Lo so, Saturno contro, vero?
Ma tormiamo alla ricetta realizzata dal mitico Anthony Guerrera, compagno di corso divertente, intelligente ed estremamente curioso. La sua più grande qualità? non avere limiti mentali. Tutto è possibile e sono certa che il ragazzo riuscirà a realizzare tutti i suoi progetti, anche i più ambiziosi.
Anthony ha svolto il tirocinio all'Antica Corte Pallavicina, guadagnando la totale fiducia di Massimo Spigaroli che lo vorrebbe nella sua squadra, ma chissà! 
Il sogno di Anthony è quello di rimodernare l'azienda di famiglia, a Pernocari (Vibo Valentia), che negli ultimi due anni è passata da agricola ad agrituristica,  e che presto verrà dotata di camere e... tanto altro.
Gli auguro tantissimi in bocca al lupo, ma lui davvero, non ne ha bisogno!
Ed ecco la ricetta, un piatto in cui Anthony ha voluto riunire l'Italia intera, partendo dalla sua amata terra fino ad arrivare in Emilia, dove ha trovato di sicuro fonte d'ispirazione e la giusta formazione per fare grandi cose.

Ricetta per 4 persone

Ingredienti:
  • 300 g di Patate di Budrio 
  • 150 g Farina “00” 
  • un tuorlo d'uovo 
  • sale, pepe, noce moscata q.b. 
  • 300 g Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi 
  • 80 g salsa di pomodoro di Pachino IGP 
  • 1 cipolla media di Tropea IGP 
  • 20 g N'duja di Spilinga 
  • 50 ml di olio extravergine di oliva Brisighella DOP 
  • 250 g di broccoli romani 
  • 150 g di panna 
  • 300 g di spinaci 
  • 1 rapa rossa 
Procedimento:
laviamo le patate e mettiamole a bollire in abbondante acqua salata fino a quando saranno cotte. Scoliamole e schiacciamole e lasciamole raffreddare. Incorporiamo poi farina, uova, noce moscata, sale, pepe e 50 g di Parmigiano, fino ad ottenere un impasto uniforme. 
Dividiamo l impasto in tre parti uguali: in una delle tre, aggiungiamo altri 50 g di Parmigiano e mettiamo da parte.
Prepariamo gli gnocchi verdi: prendiamo gli spinaci mettiamoli in un cutter con acqua fredda, lasciamoli andare fino ad ottenere un composto abbastanza liquido. Prendiamo un pentolino e versiamo dentro il composto, mettiamo su fuoco facendo attenzione a non far bollire, nel giro di alcuni minuti affiorerà una schiuma che dovremo prendere, filtrare e asciugare su di un canovaccio: otterremo così la clorofilla di spinaci, che andremo ad incorporare in una parte dell'impasto.
Prepariamo gli gnocchi rossi: prendiamo la rapa rossa e mettiamola a bollire in abbondante acqua salata fino a quando sarà cotta. Frulliamo e poi filtriamo e teniamo solo la polpa della rapa; passiamo la polpa allo chinois per ottenere la parte più asciutta ed omogenea; prendiamo il composto e incorporiamo nella parte restante dell'impasto.
Prepariamo le salse: per la salsa verde, puliamo e laviamo i broccoli e teniamo solo le foglie più tenere; mettiamo a bollire in acqua salata fin quando saranno cotti, scoliamo e frulliamo con il mixer fino ad ottenere una crema, che passeremo allo chinois per ottenere una crema liscia. 
Per la salsa bianca prendiamo la panna, mettiamola sul fuoco vivo fino a farla addensare, poi aggiungiamo il Parmigiano Reggiano e amalgamiamo fino ad ottenere una crema liscia.
Per la salsa rossa, tritiamo la cipolla, mettiamola in un pentolino con un filo d'olio e lasciamo rosolare. Aggiungiamo poi la salsa di pomodoro e lasciamo andare a fuoco medio, a metà cottura aggiungiamo la n’dujia, abbassiamo il fuoco e lasciamolo andare per 15/20 minuti. Togliamola poi dal fuoco e passiamola con uno chinois fino ad ottenere una salsa liscia.
Cuociamo gli gnocchi in abbondante acqua salata e scoliamoli man mano che vengono a galla, riponendoli in una teglia e mettiamo in abbattitore (in alternativa, in congelatore) affinché gli gnocchi si mantengano compatti.

Servizio:
impiattiamo disponendo le tre salse nel piatto a forma di vortice; saltiamo gli gnocchi con un filo d'olio ed adagiamoli sulle salse.

Abbinamento consigliato:
Primo Fiore - cantina Giuseppe Quintarelli


mercoledì 9 dicembre 2015

Gambero scottato in cannolo di pane con maionese di broccoli e olio aromatizzato alla vaniglia

Ci si rende conto di quanto il nostro bene più prezioso, il tempo, corra via veloce quando vediamo i nostri figli farsi ogni giorno più grandi. Questo è già il quarto Natale che mi godrò insieme alla creatura, e davvero, mi sembra ieri che siamo tornati a casa dall'ospedale con quel coso piccolo tra le braccia.
Tra scuola, lavoro e faccende domestiche di vario genere, mi sono resa conto di quanto tempo io abbia "perso" lontano da mio figlio e in questi giorni di festa sto cercando di porre rimedio, tralasciando hobby, cucina, casa e anche il mio amato blog di cucina. Non me ne vogliate se i miei post si fanno sempre più radi: recupererò, quando la creatura mi terrà sveglia la notte perché è andato a fare seratona con gli amici. Non saranno poi così lontani quei giorni!
Così, questo dicembre lo dedico a me e alla mia famiglia. Non me ne vogliate. Ma non vi lascio senza ricette, anzi!
Come sapete, ho appena concluso il percorso che mi ha portato a conseguire il titolo di Tecnico delle Produzioni Tipiche e della Tradizione Enogastronomica del Territorio e insieme a me tanti promettenti ragazzi che arriveranno di certo lontano.
All'esame ognuno di noi ha portato un piatto; dallo scorso post fino all'anno nuovo vi posterò le loro ricette, quelle che mi sono piaciute di più e che mi sono divertita a fotografare durante l'esame finale.
Posto d'onore per questo interessante (e veloce) antipasto va a Davide Stagni, promettente cuoco che ha avuto la fortuna e l'onore di fare il tirocinio dal grande Mario Ferrara (trattoria Scaccomatto, Bologna) e attualmente lavora alla trattoria La Campana. In bocca al lupo!
Ecco la sua ricetta (che io di sicuro farò per la vigilia di Natale!):

Ricetta per 4 persone
Ingredienti:
  •  olio Extravergine d'Oliva di Brisighella DOP q.b.
  • 12 gamberi
  • 1 broccolo
  • bacca di vaniglia
  • 300 g di pane (filone toscano, la morte sua)
  • 1 lime
  • sale e pepe q.b.

Procedimento:
prepariamo una maionese di broccoli sbollentando velocemente le cime dei broccoli per poi frullarli aggiungendo olio extravergine a filo.
Prepariamo l’olio alla vaniglia: mettiamo l’olio in un pentolino, apriamo il baccello di vaniglia e estraiamo polpa e semini, mettendo tutto nell'olio che scalderemo a 60° C. Lasciamo raffreddare.
Prepariamo il cannolo di pane al gambero: puliamo i gamberi, poi affettiamo il pane sottile con l'affettatrice; arrotoliamole intorno al gambero e scottiamo il cannolo in padella con un po' d’olio.

Servizio:
distribuiamo un po' di maionese di broccoli sul piatto, poggiamo sopra due cannoli di gamberi, finiamo con un giro d'olio alla vaniglia e una grattata di lime.

Abbinamento consigliato:
Moscato Giallo IGT - Cantina Moser



martedì 1 dicembre 2015

tortine alla crema con pere volpine al Sangiovese di Romagna

Pausa d'autunno di Antonio Falzetti
Questa mattina mi sono svegliata alle cinque. Forse il mio orologio biologico è ancora sballato dagli anni insonni che mi sono fatta per merito della creatura. Forse sto invecchiando e 5 ore di sonno a notte sono sufficienti. Forse sono emozionata perché oggi riceverò il diploma di Tecnico delle produzioni tipiche e della tradizione enogastronomica del territorio. Si, credo sia per questo che ho dormito così poco. Sfoggerò per l'ultima volta quella orribile divisa blu con la cravatta e mi divertirò un sacco in compagnia dei miei compagni di corso. 
Oggi alcuni di noi cucineranno per 60 persone! io, con la scusa che faccio foto, mi sono defilata; lascio volentieri la mia ricetta nelle mani di un vero cuoco!
tra i piatti che degusteremo, questo buonissimo dolce di Antonio Falzetti, uno dei miei compagni di corso preferiti: fotografo, insegnante, grandissimo cuoco e intenditore di vini, pieno di charme e savoir faire.

Vi consiglio davvero di prepararlo per un'occasione importante. Un dolcino delizioso!

Ricetta per quattro persone
Ingredienti:

Ø  16 pere volpine
Ø  2 l Sangiovese di Romagna DOC
Ø  cannella e chiodi di garofano q.b.
Ø  200 g di zucchero di canna

per la crema pasticcera:

Ø  350 ml di latte
Ø  35 g di farina 00
Ø  150 g di zucchero
Ø  un baccello di vaniglia
Ø  un uovo intero e un tuorlo

per la pasta frolla:

Ø  135 g di farina di farro biologica macinata a pietra
Ø  70 g cacao amaro
Ø  70 g noci, nocciole e mandorle macinate
Ø  40 g di uova intere
Ø  100 gr di burro
Ø  70 gr di zucchero di canna
Ø  6 g di lievito chimico per dolci
Ø  pinoli q.b.

Procedimento:
mettiamo le pere in una casseruola, aggiungiamo un litro di Sangiovese, lo zucchero e le spezie e facciamo bollire coprendo le pere con carta da forno per una cottura uniforme, aggiungendo il vino via via che si raddensa e cuociamo per un'ora circa.
Prepariamo la pasta frolla: impastiamo prima il burro freddo con la farina di farro,  poi aggiungiamo zucchero, lievito e uova, poi la frutta secca macinata e impastiamo, schiacciamo fra due fogli di carta da forno e mettiamo in frigo per un ora.
Prepariamo la crema pasticcera:  scaldiamo il latte e aggiungiamo i semi di vaniglia, montiamo le uova con lo zucchero e la farina e aggiungiamo il latte a filo, sempre mescolando. Portiamo a bollore e mescoliamo ancora per 5 minuti fino a cottura e densità voluta.
Prepariamo i tortini: togliamo la pasta frolla dal frigo, stiriamola fino a uno spessore di 3 mm e poi tagliamo in 4 pezzi con i quali rivestiremo l'interno delle formine che riempiremo con fagioli per non fare alzare la base del tortino.
Preriscaldiamo il forno a 170° C e cuociamo per  circa 5 minuti, poi togliamo dal forno e aggiungiamo la crema con una tasca da pasticciere e un po' di pinoli. Rimettiamo in forno fino a cottura ultimata (circa 10 minuti).

Servizio:
impiattiamo una tartina con due pere e decoriamo con la salsa di vino rimasta dalla cottura delle pere.

Abbinamento consigliato:

Passito dei Malatesti - Le Rocche Malatestiane

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