lunedì 7 marzo 2016

Settimana nazionale della cucina del campanile

Secondo il Calendario del Cibo Italiano, patrocinato dall'Associazione Italiana Food Blogger, questa è la settimana della cucina del campanile, di cui sono orgogliosa ambasciatrice. 

“L’Italia delle cento città e dei mille campanili è anche l’Italia delle cento cucine e delle mille ricette", come suggerisce Massimo Montanari ne La Cucina Italiana. Mille ricette per dire, eh: nell'ultima edizione de Il  Cucchiaio D'Argento di ricette "italiane" se ne trovano circa 2000 e sono piuttosto certa che non ci siano tutte.
La nostra storia, fatta di dominazioni, migrazioni, e scambi culturali più o meno cruenti hanno contribuito a rendere un Italia unita e al tempo stesso frammentata in miriadi di realtà territoriali dalle caratteristiche singolari. La conformazione geografica del Paese ha fatto il resto: ogni località, a seconda della posizione in cui si trova, sarà portatrice di ricette di mare, di terra, di montagna sfruttando un patrimonio di ingredienti che non ha eguali in Europa (basti pensare che abbiamo il numero più alto di prodotti agroalimentari a denominazione di origine (marchio DOP) e a indicazione geografica (marchio IGP) riconosciuti dall'Unione Europea). 
Si può dunque parlare di una "cucina Italiana"?
Io, da siciliana nata in Lombardia e emigrata in Emilia dico di si, nella misura in cui si considera la cucina italiana come la somma di tutte le peculiarità che rendono unico il nostro meraviglioso paese e ognuno di noi, con le proprie ricette di famiglia e con tutte le ricette che ha conosciuto e apprezzato girando in lungo e in largo per l'Italia è testimone di questa immensa ricchezza gastronomica. 

2 commenti:

  1. Grazie per l'ospitalità e complimenti per il bellissimo post!

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  2. Ciao Stefania, come ho scritto anche sul sito AIFB, il tuo articolo l'ho letto tutto d'un fiato, tanto l'ho trovato ben scritto, piacevole ed appassionante. La cucina del campanile è un argomento molto vasto, ma sei riuscita in modo molto semplice a trasmetterne il significato più profondo. Purtroppo sono riuscita ad aggiungere il mio contributo solamente ieri, causa influenza che mi ha impedito di finire in tempo il post, però sono molto felice di esserci e di aver parlato di un primo piatto antico, tipico del mio paese, al quale sono molto affezionata. Mi hai scritto che abiti anche tu in Emilia, dove di preciso?
    Un caro saluto ed è stato un piacere poterti conoscere.

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