mercoledì 28 dicembre 2011

Pepparkakor


   Se siete abituali frequentatori dell'Ikea e non potete resistere dal fare una tappa al reparto alimenti sapete per certo di cosa sto parlando... 
   I Pepparkakor sono profumatissimi biscottini svedesi, simili di sapore ai loro parenti inglesi, i Gingerbread: si differenziano da questi ultimi perché sono molto più sottili e sono senza glassatura. Io ne ho fatti alcuni un po' più spessi, ma sottili rendono decisamente meglio: l'unico problema è che danno dipendenza
Che profumo che hanno lasciato nella mia cucina! Se vi piacciono i biscotti speziati ve li consiglio vivamente! 
   La ricetta l'ho trovata qui. Io vi riporto la mia ricetta: ovviamente ho modificato qua e la le dosi...
ingredienti:
730 g di farina 00
280 g di burro 
250 g di zucchero 
2 cucchiai di miele
1 cucchiaio di polvere di zenzero
1 cucchiaio di polvere di cannella 
i semini di 3 bacche di cardamomo 
1 cucchiaino di chiodi di garofano pestati al mortaio
250 ml di panna per dolci
un cucchiaio di lievito per dolci

   Mescolate insieme il burro ammorbidito, lo zucchero, il miele e le spezie e per ultimo la panna liquida (sul sito si consiglia di usare panna montata). Aggiungete metà della farina e il resto a poco a poco, insieme al cucchiaio di lievito. Dovete ottenere una pasta compatta, un po' più consistente della frolla. Una volta lavorata bene la pasta, formate una palla, avvolgete nella pellicola e tenete in frigorifero anche per un giorno intero (e non meno di 12 ore).
   Il giorno successivo stendete la pasta sottile sottile  (lo spessore dev'essere di 1 o 2 mm!!!) ricavate con gli stampi i biscottini che andranno in forno per cinque minuti a 180°. Il consiglio validissimo che riporta il sito è di formare i biscotti direttamente su carta forno in modo da togliere la parte di pasta in eccesso e infornare direttamente. In questo modo non c'è rischio di rovinare i biscottini considerato lo spessore della pasta.


mercoledì 14 dicembre 2011

Grenoble





   Non so davvero se quest'anno troverò il tempo per dedicarmi alla preparazione di panettoni e pandori. In dispensa ho tutto o quasi (non è periodo per nutrire il lievito madre..), aspetto solo l'attimo magico per cominciare, quello in cui la creatura dorme beata, così che io possa convincermi che si, ce la posso fare a produrre dolci elaborati anche con un figlio di sette settimane! poco importa se sarebbe meglio pulire casa o tirare fuori la mia roba invernale che ancora giace  negli scatoloni, no! l'importante è avere un bimbo felice, un buon pasto a tavola e... la casa sottosopra!
Questo dolce però è per me un must delle feste, non solo perché si presenta bene, ma soprattutto perché ad ogni boccone ti si riempie la bocca di felicità!
   La ricetta è dello chef  Paco Torreblanca ed è grazie a  Claudia, che l'ha realizzata magnificamente, che sono venuta a conoscenza di questo dolce godurioso adattissimo a rendere indimenticabili i nostri banchetti delle feste! Lo trovo davvero un dolce perfetto, ho solo modificato  il biscotto alle noci, che così com'era non mi è piaciuto e ho "dopato" il croccante di riso perché mi piaceva averlo un po' più spesso. Per il resto ho seguito le dosi riportate ma "arrotondandole"  e riadattandole per uno stampo da 26 cm.
Prima di mettervi all'opera assicuratevi di avere oltre ad una tortiera circolare da 26 cm possibilmente a cerniera anche uno stampo o una tortiera da 23 cm. Inoltre, assicuratevi  di avere sufficiente spazio in freezer per la tortiera!

Il dolce richiede una lunga preparazione, ma si possono preparare parti di esso anche con diversi giorni di anticipo.

Noci caramellate (si possono fare anche molti giorni prima)
300 g noci (anche 250 gr)
180 g zucchero a velo
30 g burro
Come suggerito da Claudia, sciogliamo lo zucchero a fuoco basso, aggiungiamo le noci e caramelliamo mescolando il tutto per qualche minuto. A fuoco spento aggiungere il burro e mescolare.
Versiamo su un foglio di carta forno e separiamo le noci.
Teniamo da parte una decina di noci per la decorazione.

Croccante di riso (si può fare anche molti giorni prima e si conserva in freezer).
60 g cioccolato al latte
80 g pralinato di nocciola
70 g riso soffiato
Sciogliamo il cioccolato a bagnomaria e aggiungiamo il pralinato e infine incorporiamo il riso soffiato e otteniamo un composto ben miscelato.
Versiamo in uno stampo da 23 cm e congeliamo.

Cremoso al caffè (si può preparare anche un paio di giorni prima e si conserva in freezer).
20 gr caffè 
200 gr latte
55 gr tuorli
40 gr zucchero
3 gr gelatina
150 g panna
Mettiamo in infusione nel latte il caffè per  24 ore. Passato questo tempo filtriamo  il latte attraverso una garza a maglia stretta, in modo da trattenere il caffè.  Torreblanca dice di aggiungere il latte necessario per ritornare al peso di partenza (il caffè tratterrà infatti alcuni grammi di latte), io ho fatto come Claudia mettendo un po' di latte da subito riportando nella ricetta la dose che ho usato.
Mettiamo il latte sul fuoco con metà dello di zucchero e facciamo bollire. Nel frattempo ammolliamo la gelatina in acqua fredda.
Montiamo i tuorli con l'altra metà dello zucchero, aggiungiamo il latte e mescoliamo fino a raggiungere gli 85°C.
Incorporiamo la gelatina strizzata.
Quando il composto è raffreddato, incorporiamo tutta la panna montata.
Versiamo in uno stampo da 23 cm, ricoprire di noci caramellate (che affonderanno nel cremoso) e congeliamo.

Biscotto di noci (anche il giorno prima)
75 gr noci
30 gr zucchero
110 gr farina
70 gr burro
poco meno di un albume
Per prima cosa polverizziamo con il mixer le noci insieme allo zucchero. In un recipiente mescoliamo tutti gli ingredienti, per ultimo l'albume che potrebbe non servire tutto: dobbiamo ottenere un composto di consistenza simile a quella della frolla.
Stendiamo in uno stampo da 26 cm e cuociamo in forno a 170°C per 15 minuti.

Caramello semiliquido (anche il giorno prima)
240 gr zucchero (nella ricetta originale c'è una parte di glucosio)
180 gr panna
un  pizzico di sale
Mettiamo lo zucchero in una padella antiaderente e cuociamo mescolando bene fino ad ottenere un caramello bruno. Togliamo dal fuoco.
In un pentolino scaldiamo la panna e aggiungiamola mescolando al caramello. Aggiungiamo il sale e mescoliamo fino ad ottenere una cremina.

Mousse caramello caffè (da preparare al montaggio)
150 gr zucchero
60 gr acqua
300 gr panna
3 gr caffè solubile
75 gr tuorli
8 gr gelatina
450 gr panna
Ammolliamo la gelatina in acqua.
Con le fruste montiamo i tuorli per un paio di minuti.
Mettiamo sul fuoco zucchero e acqua e otteniamo un caramello bruno. Togliamo dal fuoco.
Scaldiamo 300 gr di panna e aggiungiamola al caramello. Una volta che si è stabilizzato, aggiungiamo i tuorli.
Mettiamo il composto sul fuoco e raggiungiamo la temperatura di 85°C. Togliamo dal fuoco e aggiungiamo la gelatina strizzata e il caffè solubile, mescoliamo bene e lasciamo raffreddare.
Montare i 450 g di panna e incorporiamo a al composto raffreddato delicatamente.

Montaggio
La Grenoble va montata al contrario.
Ricopriamo fino ai bordi una tortiera circolare a cerniera da 26 cm  con un foglio di acetato sul fondo (io ho usato la pellicola ma con l'acetato otteniamo un miglior risultato)
Versiamo 1/3 della mousse sul fondo e livelliamo.
Versiamo il cremoso.
Versiamo un altro terzo di mousse.
Inseriamo il croccante.
Versiamo uno strato sottile di caramello semiliquido sul croccante.
Versiamo la mousse rimasta.
Inseriamo il biscotto. Copriamo con pellicola e congeliamo.

Il dolce va tenuto un'ora a temperatura ambiente prima di essere consumato. Una volta tirato fuori dal frigo, capovolgiamo il dolce su un piatto e decoriamo a piacere con sfoglie di cioccolato, granella, decori in caramello etc.
Io questa volta ho utilizzato granella per il bordo, noci caramellate, anice stellato, caramello liquido e cacao in polvere. Provatelo! sarete ripagati del lavoro!!!


martedì 13 dicembre 2011

cuccìa in crema d'arancia e cioccolato


La cuccìa è un piatto della tradizione siciliana che viene consumato per Santa Lucia a base di grano cotto, condito a piacere. Lo scorso hanno vi ho presentato la versione classica che si mangia a casa dei miei, quest'anno ho provato a rielaborarla rendendola ancora più goduriosa:

ingredienti per 4 persone:

200 gr di grano cotto
30 gr farina
300 gr di latte
50 gr di zucchero
cannella in polvere
la scorza di due arance e 70 ml di succo d'arancia
30 gr arancia candita a cubetti
150 gr cioccolato al latte
40 ml acqua calda 

In un pentolino sul fuoco basso mettiamo la farina, lo zucchero, il latte, la scorza d'arancia e mescoliamo. Una volta portato a bollore aggiungiamo il succo d'arancia e proseguiamo la cottura per qualche minuto. Aggiungiamo il grano cotto, una spolverata di cannella e i canditi (teniamone alcuni da parte per la decorazione) mescoliamo per altri due minuti.
A bagnomaria sciogliamo il cioccolato e aggiungiamo dell'acqua bollente. Mescoliamo fino ad ottenere una salsa senza grumi.
Versiamo così un metà della crema nei bicchieri e su esso un sottile strato di cioccolato, di nuovo crema e completiamo con il cioccolato. Aggiungiamo i canditi che abbiamo tenuto da parte e serviamo. Io l'ho trovata eccezionale calda, ma anche da servire fredda fa di certo la sua figura!

 Con questa ricetta partecipo al contest di Cooking Kuki

sabato 10 dicembre 2011

bon bon di lenticchie in granella di mandorle


Questa è un'idea per la tavola di Capodanno: chiaramente le lenticchie non possono mancare visto che sono portatrici di benessere e prosperità, ma considerato che nella tradizionale versione stufata le mangio tutto l'anno  ho pensato a dare loro una veste nuova per S. Silvestro.
Ecco qui un antipasto da mangiare in un boccone veloce ma d'effetto!

per 30 bon bon circa:
200 gr di lenticchie Pedina
100 gr di formaggio spalmabile
30 gr di pangrattato
sale, pepe, un rametto di rosmarino
granella di mandorle

Cuocete le lenticchie in poca acqua salata, scolate, aggiungete il pepe e il rosmarino finemente tritato. Frullate grossolanamente le lenticchie e in una ciotola amalgamate con il formaggio spalmabile e il pangrattato. 
Ricavate delle palline che passerete nella granella di mandorle e servite!

Con questa ricetta ho vinto il contest Lenticchia Pedina!!!


venerdì 9 dicembre 2011

Tagliatelle con crema di lenticchie sprint

Mio figlio Lorenzo (come mi sembra strano usare il sostantivo "figlio"), nonostante abbia già ben quarantasette giorni (...) continua a reclamare tante coccole e tante poppate; quando lui dorme profondamente, mi illudo di riuscire a ritornare ai fornelli per più di quindici minuti, poi un semplice mugolio si trasforma in ruggito e addio cucina, addio fornelli! beh, pazienza, ne vale la pena! ma se voglio mangiare cose sane devo necessariamente cucinare e così anche oggi mi sono ritrovata a preparare un primo velocissimo ma non per questo poco gustoso. Ve lo consiglio per cene e pranzi sprint!

Ingredienti per quattro persone:

per le tagliatelle:
3 uova
300 gr farina
per la crema di lenticchie:
150 gr di lenticchie
150 ml latte
due spicchi d'aglio
sale, pepe, olio, rosmarino

Per prima cosa, mettiamo a cuocere le lenticchie con il doppio di peso di acqua.
Nel frattempo facciamo andare il robot alla massima velocità con le uova e la farina per un minuto. Preleviamo la massa ottenuta e finiamo di impastare. Stendiamo la pasta con la nonna papera e con l'apposito attrezzo della macchina facciamo le tagliatelle.
Una volta cotte le lenticchie le scoliamo e le frulliamo insieme al latte. Mettiamo sul fuoco la pentola per cuocere le tagliatelle.
In una casseruola  soffriggiamo gli spicchi d'aglio con un rametto di rosmarino. Una volta che l'aglio è dorato, togliamolo insieme al rosmarino e versiamo il composto di lenticchie. Saliamo e pepiamo.
Una volta scolate le tagliatelle le versiamo nella crema e rigiriamo sempre sul fuoco. Serviamo con un filo d'olio crudo.

Un piatto velocissimo e delizioso che ho preparato per il contest di Rumoredifusa a sostegno della Lipu.
Ogni anno a dicembre troviamo la Lipu in diverse piazze d'Italia: per reperire i fondi che serviranno per i numerose progetti a difesa dell'ambiente: da oltre 45 anni la Lipu si occupa infatti della salvaguardia delle specie, dell'incentivazione di un'agricoltura eco-sostenibile, della difesa della biodiversità nonché la lotta contro il bracconaggio.
La Lipu vende le sue lenticchie non soltanto a dicembre in molte piazze d'Italia, ma anche attraverso il proprio sito, dove sono reperibili tutto l'anno.


mercoledì 7 dicembre 2011

Crostata di lamponi con crema cotta al limoncello


   Limoni e lamponi, un abbinamento che amo molto perché mi piacciono i dolci dal sapore agro. Certo, la foto è quella che è, ma credetemi che è davvero una crostata deliziosa! una fettina piccola piccola è l'ideale come chiusura del pasto, almeno per me che mi sono ritrovata stranamente golosa dopo aver partorito...spero che passi!!!

Ecco qui la ricetta:

per la frolla:
250 gr farina 0
125 gr burro
80 gr zucchero
un uovo
un pizzico di lievito per dolci
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia

per la farcitura:
500 ml latte 
50 gr farina
130 gr zucchero
un tuorlo
scorza di limone
tre cucchiai di limoncello
250 gr lamponi


   Prepariamo la frolla: mescoliamo la farina con il burro. Aggiungiamo lo zucchero e l'uovo, l'estratto di vaniglia e infine il lievito. Avvolgiamo l'impasto nella pellicola e lasciamo riposare in frigo. 
   Nel frattempo prepariamo la crema: sciogliamo la farina e lo zucchero in poco latte intiepidito, mettiamo sul fuoco e mescolando aggiungiamo il tuorlo e il latte restante. Aggiungiamo anche il limone  e portiamo ad ebollizione. Mescoliamo per cinque minuti a fiamma bassa. Una volta spento il fuoco aggiungiamo il limoncello.
   Stendiamo la nostra frolla in una tortiera bassa, versiamo la crema e disponiamo i lamponi su di essa. Inforniamo a 170° per 40 minuti circa. Una volta raffreddato il dolce, serviamo! la crostata è buonissima anche il giorno dopo.


Con questa ricetta partecipo al giveaway di Stefania

domenica 4 dicembre 2011

Apricot sticky toffee pudding

Se penso che tra poco è Natale mi sento pervadere da uno spirito nuovo! purtroppo però non si tratta di niente di mistico e ciò che sto per scrivere forse potrà non farmi onore ma quantomeno apprezzate la franchezza...
del Natale mi piace l'l'opulenza, l'ostentazione di abbondanza di cui si vestono i negozi delle città,  specialmente dei supermercati che non fanno a tempo a ritirar via le zucche e le ragnatele della pagana Hallowe'en che già preparano montagne di torroni e panettoni in bella vista vicino le casse. 
Io amo i colori delle feste: il rosso scintillante delle tavole imbandite, le luminarie per le vie del centro, gli alberi alle finestre che con le loro luci a intermittenza illuminano scorci di vita domestica altrimenti invisibili.
A Natale mi sento pervadere dallo spirito consumistico e il mio avvento poco ha di cristiano, ahimè! io attendo le partite a carte, i pranzi e le cene in allegria, la neve e tutti i film che rispolverano dagli archivi per celebrare l'evento. Se poi penso che quest'anno con me ci sarà anche il piccolo maialefante tutto mi sembra ancora più bello! naturalmente con lui mi scordo le partite a carte, i pranzi e le cene in serenità... ma per il resto sono certa che sarà un Natale coi fiocchi!
Per quanto riguarda la cucina, beh... sono un po' indietro con i lavori! devo ancora confezionare tutti i regali gastronomici che donerò agli amici e non ho ancora fatto neanche un pandoro! con la creatura che reclama la poppata ogni tre ore e tutto il resto non riesco a lanciarmi in lunghe preparazioni, ma ce la farò! 
di certo però non mancano i dolcetti in casa mia! il post parto mi ha reso particolarmente amante del dolce. Purtroppo. Speriamo che passi presto...
Quella che vi presento è una torta ad alto rischio diabete che in Inghilterra si consuma a Natale e per tutto l'inverno. Se vi va di preparare un dolce insolito, ma comunque natalizio, ve lo consiglio caldamente!  La versione originale prevede l'uso dei datteri ma questa volta vi posto la versione con le albicocche secche. Si tratta di un dolce davvero goloso anche grazie alla presenza di una morbidissima salsa toffee che fa subito coccole!
ingredienti:
per la torta:
200 gr di albicocche secche
330 ml acqua
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
210 gr farina
12o gr zucchero
2 uova medie (c.ca 100 gr)
50 gr burro
2 tappi di rum
1 cucchiaio raso di lievito per dolci

per la salsa toffee:
250 gr panna
100 gr zucchero
50 gr burro leggermente salato

per decorare
palline argentate 
nocciole tostate 


Tagliate a pezzetti le albicocche secche e mettetele sul fuoco in una pentola insieme all'acqua e aggiungete il cucchiaio di bicarbonato.
Fate cuocere per 5 mn, o poco più, fino ad ottenere una sorta di pastella. Poi lavorate il burro con lo zucchero, aggiungete le due uova, i 2 tappi di rum e il composto con l'acqua e le albicocche.
Cominciate ad incorporare la farina e quando il composto è ben miscelato aggiungete il lievito.
Versate l'impasto in una teglia di 28 cm oppure in 10-12 stampini delle dimensioni di un muffin e infornate a 180° per una mezz'oretta.
Preparate la salsa toffee:
mettete sul fuoco in un pentolino lo zucchero e  il burro, mescolando velocemente; sciolto il burro aggiungete la panna liquida e mescolate per una decina di minuti.
Per ottenere una salsa più scura, sciogliete lo zucchero sul fuoco prima di aggiungere il burro.
Una volta raffreddato il dolce, decoratelo con le nocciole o le palline argentate (che fanno subito Natale!), porzionatelo e disponete sulla torta un paio di cucchiai di salsa toffee a porzione.
Enjoy it!

Con questo contest di Francesca in collaborazione con Salter


e al contest di Zuccheroefarina

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